Sapevo che si sarebbe diretto verso il dischetto , si sarebbe assunto come sempre la responsabilità e avrebbe segnato . Purtroppo quella sera non finì come molti speravano per una serie di motivi più o meno noti . Agostino Di Bartolomei non si tirava mai indietro di fronte alle difficoltà , era il capitano della Roma scudettata nella stagione 1982/83, romano e romanista doc , amava follemente la sua maglia e quella sera di maggio del 1984 di fronte alla sua gente dimostrò ancora una volta il suo valore , il portiere del Liverpool venne spiazzato dal suo potente tiro e la Roma si portò in vantaggio nella prima serie dei calci di rigore della finale di Coppa Campioni . Il resto è storia nota , mi ricordo attimo per attimo di quei minuti seppur avessi 9 anni . Ogni volta che Agostino giocava contro la Fiorentina lo temevo a causa del suo destro fulminante soprattutto sui calci piazzati . Quello che piaceva del capitano della Roma era il suo atteggiamento sempre molto composto , educato , misurato e nelle interviste dava sempre l'idea di un uomo non banale . Oggi avrebbe compiuto 60 anni e non è più qui , alla luce di quello che accade nel mondo del calcio credo che la sua personalità sarebbe stata preziosa . Una sera mi capitò di chiedere qualcosa di Agostino a Graziani , suo compagno di squadra nella Roma , ebbene il campione del mondo del 1982 , prima di rispondere inspirò profondamente poi aprì bocca e pronunciò con una certa malinconia solo il nome del suo ex capitano . Capii che non era il caso di continuare , volevo sapere i motivi per cui Falcao si era rifiutato di calciare quel celebre rigore la sera del 30 maggio 1984 e avrei ricevuto un secco rifiuto , però ebbi la consapevolezza di quanto contasse Di Bartolomei in quello spogliatoio .