C’è speranza per il calcio italiano, lo stanno dimostrando continuamente i giovani calciatori selezionati per la Nazionale Under 20 azzurra. È uno spettacolo assistere alle loro partite, vederli combattere e sacrificarsi uno per tutti e tutti per uno, come scriveva Alexandre Dumas nei tre moschettieri. Complici anche questi campioncini dalle spiccate doti tecniche e con un livello di esperienza piuttosto avanzato per la loro età (molti di loro militano in squadre di serie A, riuscendo a collezionare così molte presenze). Guidati da Paolo Nicolato, C.T. molto attento ed analitico nei confronti della gara, che trova sempre ampio spazio per il lavoro di match analysis e scrupoloso nell’effettuare un buon incarico nell’area scouting. Il punto più alto della sua carriera (per ora) è avvenuto con la conquista dello scudetto Primavera con il Chievo.

Con l’approdo ai quarti di finale del Mondiale Under 20 l'Italia si è dunque meritata un posto tra le prime 8 migliori Nazionali (giovanili) del mondo, dopo aver battuto di misura la Polonia con il risultato di 1-0 targato Pinamonti su rigore, e che rigore! Un cucchiaio che beffa il portiere, il quale aveva deriso in precedenza il giocatore italiano con smorfie e gesti. Ottimo sangue freddo del calciatore del Frosinone. Non possiamo che augure un grandissimo in bocca al lupo ai ragazzi di Nicolato, che stanno dimostrando a tutti come forza, lavoro e cuore abbiano un contributo fondamentale nella conquista di risultati. Anche un gruppo affiatato concorre nella creazione di un team perfetto, bilanciato in tutti i reparti e coadiuvato dal capitano Andrea Pinamonti, in grande forma.

Perché il calcio italiano ha bisogno di risultati, di certezze da cui ripartire; dopo la delusione della Nations League e la mancata partecipazione ai Mondiali, adesso è il momento che le nuove generazioni escano fuori e si affermino a livello nazionale ed internazionale, dando speranza a tutta una nazione che ha voglia di riscatto. Dunque forza piccoli azzurri! Dimostrate che il calcio italiano è tutt’altro che morto e che è possibile ripartire da voi, giovani stelle, che illuminerete i campi d'Europa.