Credo sia azzeccato il famoso singolo della Vanoni per fotografare l'attuale situazione del Milan.
Domenica è arrivata una vittoria sicuramente importante ma altrettanto sofferta, una vittoria che sa tanto di boccata d'ossigeno per Gattuso e i suoi, reduci da una settimana da incubo.
Soprattutto nel primo tempo la Samp ha dato l'impressione di poter annientare i rossoneri grazie all'ex Saponara e a Quagliarella che prima serve l'assist al compagno e poi punisce Donnarumma, il tutto dopo l'illusorio vantaggio di Patrick Cutrone poco dopo il quarto d'ora. Ed è proprio il giovane talento di scuola Milan ad offrire l'assist al compagno di reparto Higuain, 2-2, quinto centro stagionale per l'attaccante argentino.

Nel secondo tempo i padroni di casa escono galvanizzati, più compatti rispetto alla prima frazione di gioco, ci pensa Suso al minuto 62 a timbrare il gol vittoria scaricando un potente sinistro sull'angolo lontano, autentico marchio di fabbrica del 24enne andaluso. Il Milan riesce a controllare in maniera piuttosto agevole, la Samp ci prova ma senza troppa convinzione, finisce 3-2; Gattuso dispensa baci e abbracci per tutti tranne al quarto uomo, su cui si scaglia dopo il fischio finale per colpa di quei 30 secondi aggiuntivi ai quattro di recupero concessi. Oltre ai tre punti c'è da registrare un record negativo perché per la 15sima partita di fila questa squadra subisce gol (non accadeva dal '46) a conferma di una fragilità che può pregiudicare la corsa Champions. Di positivo c'è la continuità e la personalità del giovane Cutrone, gol e assist, un elemento ormai imprescindibile per questo Milan alla costante ricerca di sicurezze. Suso e Higuain sono tornati ai livelli pre-derby, mentre a centrocampo Biglia e Kessie devono per forza far gli straordinari a causa della mancanza di alternative.
Mercoledì a San Siro c'è il recupero con il Genoa poi la trasferta ad Udine domenica sera, partite che ci faranno capire se il Diavolo ha la possibilità di uscire da questa lunga convalescenza. I tifosi e la stessa società vogliono un deciso cambio di marcia, qualcosa di ben diverso dal solito refrain "Domani è un altro giono si vedrà", che ha caraterizzato le ultime deludenti stagioni.