La Juventus ha acquistato il miglior difensore per il futuro e uno dei migliori attualmente, rinforzando una delle migliori difese al mondo. Solo il tempo dirà se i 75 milioni spesi e i 12 milioni d´ingaggio varranno la pena, ma 18 anni fa il Real Madrid per quella cifra prendeva uno dei giocatori con più classe della storia, Zinedine Zidane. È questo il punto, Zidane per valere quella cifra, che al tempo era quasi impensabile che si potesse pagare per un giocatore, dovette vincere un mondiale e fare grandi stagioni a Torino, invece a De Ligt glien'è bastata una ad alto livello all´Ajax.

Quindi sarete tutti d'accordo sul fatto che il prezzo sia esagerato per un difensore centrale e ormai queste cifre sono diventate pane quotidiano. Ma da quando il mercato è diventato un´anarchia?

Parlo di anarchia perché veramente non ci sono regole, in questi tempi le squadre grandi hanno talmente tanti soldi che riescono a pagare praticamente qualsiasi cifra. L´esempio più recente è quello di Harry Maguire, un buon difensore inglese che ha fatto un buon mondiale con l´Inghilterra, ma gioca in una squadra di metà classifica. Infatti il Leicester City per blindarlo chiede 90 milioni, e il Manchester United è disposto a pagarli, anche se non li vale. È un´anarchia perchè si vedono mancanze di rispetto tra club trattando prima con i giocatori anziché con la società, si vedono anche mancanze di rispetto da parte di giocatori, che non si presentano a un allenamento o al ritiro con la squadra perchè hanno l'accordo con un altro club, creando così un ambiente ostile nei loro confronti.

Ma la domanda da porsi è: quando è impazzito tutto e come siamo arrivati a questo punto?
Certo, non è un segreto che il calcio cresce esponenzialmente ed è lo sport più seguito al mondo, quindi genera anche tantissimi soldi, sempre di più, allora è normale che le società abbiano questa disponibilità economica. Sicuramente questo influisce sul mercato di oggigiorno, però i veri colpevoli sono i presidenti e propietari delle squadre che di calcio ne sanno ben poco; che non pensano al pallone ma alle plusvalenze; che non trattano i giocatori come persone ma come figurine e che di quello che pensino i tifosi gliene importa ben poco. Questa gente rovina il calcio, le persone che antepongono il denaro al pallone, perchè ormai i club non sono più squadre di calcio, ma vere aziende.

Quando sia cambiato invece non si sa esattamente, come ho già detto le società ogni anno crescono di più economicamente e socialmente, quindi era scontato che il valore dei giocatori sarebbe salito sempre di più. Ciò nonostante, oggigiorno si vedono giocatori che vengono pagati il doppio e a volte il triplo del loro valore.
L´acquisto di Bale da parte del Real Madrid nell´estate del 2013 fu l´inizio della sopravvalutazione (economica) dei giocatori. Ma la goccia che fece traboccare il bicchiere fu l´operazione Neymar al PSG, che con i soldi infiniti dello sceicco Al Khelaifi, riuscì a pagare la clausola di 222 milioni di Neymar e convinse il brasiliano con uno stipendio di 60 milioni lordi all´anno a cambiare Barcellona per Parigi. Da quel giorno praticamente tutte le squadre grandi sono disposte a pagare assurdità per i migliori giocatori della stagione.

Dunque, in questo mercato anarchico in cui contano solo i soldi, chi è più bravo? Chi compra per poco e vende per tanto o chi compra il miglior giocatore per tanti soldi?

A voi la risposta.