Che la serie A sia un campionato difficile è risaputo, sia a livello pratico che a livello mediatico. Se fai una bella partita e vinci sei un eroe, se perdi sei un fallito. E se dopo aver perso torni nuovamente a vincere una partita, da fallito torni eroe. Un mantra che vale per tutti.. tifosi, giornalisti e opinionisti. Ma la realtà è differente, un allenatore si giudica dopo un determinato periodo di tempo. Lo stesso De Boer al suo arrivo ha fatto presente che, per vedere la sua impronta, serviranno più o meno quattro mesi. Noi, poi, dobbiamo esser obiettivi, il tecnico ,oltre al poco tempo avuto a disposizione per insegnare il suo gioco, non ha avuto modo di ragionare e visionare la squadra per operare sul mercato in modo da chiudere le falle della rosa attuale. Perché, escludendo le prime gare dove il mister ha dovuto fare qualche tentativo per vedere fin dove può arrivare la squadra, se stiamo andando male è colpa del reparto arretrato. Abbiamo una difesa che non vale le prime sei posizioni del campionato, il solo Miranda non può giocare per quattro (e si è visto contro la Roma). E una seconda parte di colpe va a chi decide il mercato, perché sarà pur vero che abbiamo fatto dei gran bei colpi a centrocampo e in attacco, ma abbiamo completamente trascurato la difesa. E si sa, le vittorie si costruiscono da li. Fortunatamente la società lo ha capito, vedendo le prestazioni del trio Miranda, Murillo, Ranocchia (che in serie A non merita di stare) e si sta muovendo su vari profili per Gennaio e Giugno. Quindi non resta che attendere. Attendere che De Boer imprima le sue idee alla squadra (fin dove possibile) e che la società completi una rosa costruita a metà. Volete criticare De Boer? Aspettate il 2017 e, se l'Inter sarà la stessa, cominciate pure.. Adesso non ha senso..