Da quando Suning ha acquisito la maggioranza delle quote azionarie della società nerazzurra la musica è cambiata. Zhang e soci hanno investito sul brand, nel marketing e sulle sponsorizzazioni, senza contare il corposo versamento iniziale. Mettendo le basi necessarie per cominciare un lavoro di potenziamento e rafforzamento societario in grado di rendere la società più solida. Alcuni risultati già si vedono con le sponsorizzazioni più recenti, e siamo solo agli inizi se pensiamo che Suning si è insediata nell'Inter da poco più di un anno.
Non c'è che dire, bisogna essere contenti del piano di rafforzamento di Zhang e soci. 

C'è però una nota negativa legata al mercato. Per intenderci, non è mia intenzione lamentarmi della compagnia acquisti estiva (che per la prima volta è stata fatta in maniera intelligente). Questa nota negativa nasce dal blocco imposto dal governo cinese sugli investimenti esteri, che, di fatto, ha azzoppato le strategie di mercato nerazzurre. Tutto ciò non può che rendermi perplesso per il futuro e mi fa sorgere spontaneamente alcune domande nella zucca:

- Per quanto tempo persisterà questo blocco?

- Perché il governo cinese ha bloccato gli investimenti proprio ora? 

- Se fra qualche anno il lavoro di Suning portasse i frutti ricercati e rendesse la società economicamente forte, il blocco continuerebbe comunque a pendere sulla società?

- Avrebbe senso poter disporre di centinaia di milioni e non poterli spendere? 

Io sono più che felice del lavoro che sta facendo Suning e sono decisamente fiducioso del fatto che renderanno l'Inter una società forte. Ma per essere competitivi a livello europeo bisogna anche avere la possibilità di spendere cifre importanti per prendere giocatori in grado di fare davvero la differenza.
E qui nasce una nuova domanda: come sarà il mercato in futuro? 
Una domanda difficile quanto le precedenti, con una risposta decisamente ignota. 

- GrayFox -