I nemici che improvvisamente possono diventare amici dei quali non saprai mai se potrai fidarti, è proprio il caso di dirlo, fino alla fine.
No, non è un ennesimo spoiler sulla quarta stagione di "Gomorra" ma lo scenario che il calendario, la splendida stagione dell'Atalanta e quella scellerata del Milan hanno disegnato proprio per i rossoneri che rischiano, inopinatamente, di restare fuori dall'Europa che conta con tutto ciò che questo comporta, aldilà del risultato sportivo, in termini di equilibrio economico-finanziario e conseguenti prospettive future.

I rossoneri, tralasciando altre variabili più difficilmente concretizzabili, sono costretti a sperare, per raggiungere l'obiettivo dichiarato, che questa scialba, sazia e vacanziera Juventus di fine stagione sconfigga la lanciatissima banda del condottiero Gasperini.
In caso di arrivo a pari punti tra bergamaschi e milanesi (dando per scontata una vittoria di entrambe le squadre nell'ultima giornata), sarebbero proprio questi ultimi a qualificarsi per la prossima Champions League in virtù dei risultati negli scontri diretti.

Il tifoso milanista, specie il più purista ed intransigente, almeno apertamente non lo ammetterà mai, ma nella prossima giornata di campionato i suoi occhi saranno tutti puntati sullo Stadium - e, c'è da giurarci, la partita interesserà molto di più milanisti ed atalantini che juventini - nella speranza di vedere mirabilie da parte di Ronaldo e soci.
Quindi, per un giorno, al bando l'odio calcistico e lo sfottò: caro amico milanista, "ob torto collo", dovrai "tifare" Juventus come il Tirzan di un simpatico film del grande Diego Abantuono, lì a dimostrarti che, volendo, si può fare.
Ma doversi reinventare tifosi dei "nemici" non è esercizio facile ed è quindi opportuno una sorta di aiuto con un vademecum semiserio per chi vuol essere "tifoso juventino per un giorno", fatto da uno juventino per aspiranti juventini.

Partiamo dal nome: le lettere giuste sono la "J", quella riportata anche nel logo stilizzato (che no, non è una tazza del water) e  la "V" e non la "R" e la "B" (che come lettera, ricordatelo sempre, a noi juventini crea forte imbarazzo) che tanto spesso utilizzi per storpiare. Preso nota? Bene.

Passiamo alla divisa da gioco: in questo la società di Andrea Agnelli è stata molto lungimirante dandoti una grossa mano, mio aspirante neo tifoso. Nell'ultima uscita di campionato la Juventus ha infatti sfoggiato la nuova divisa stile "Palio di Siena" che si discosta molto dalla foggia tradizionale, a strisce verticali, delle divise dei sabaudi. Quindi potrai fingere, se tale opinabile divisa da gioco sarà confermata anche per la partita con l'Atalanta, di tifare per la "contrada della Zebra" sollevando il tuo umore dalla spiacevole sensazione cromatica che ti dà la classica uniforme da gioco che, solitamente, definisci, sempre scherzosamente s'intende, "da carcerato".

Quanto agli inni da cantare non dovresti patire molto nel cambio: quello della Juventus è artisticamente imbarazzante ma quelli rossoneri, sia quello classico dell'epopea berlusconiana che l'ultimo griffato Emis Killa, non mi sembrano propriamente roba da Grammy Awards. 

Se sarai allo stadio e prima della partita decidi di farti un giro per la stanza dei trofei, calcola bene i tempi: rispetto alle tue abitudini, risulterà molto più lungo il giro della sezione "trofei nazionali", talchè rischierai di perderti, mentre nella sezione "trofei europei" tre minuti ti basteranno e avanzeranno con il rimanente tempo che potrai impiegare per i bisogni fisiologici (o, pur sempre tu milanista nel profondo, per verificare in giro per lo stadio - che troverai piccolissimo se paragonato a casa tua - se davvero esistano questi famosi graffiti lasciati anni addietro da Gigio Donnarumma o chi per lui e a cui potrai eventualmente, ma segretamente, rendere omaggio). 

Non commettere poi il grossolano errore di studiare qualche parolina in dialetto piemontese per socializzare nello stadio con i nuovi compagni di tifo: indirizzati piuttosto su siciliano, calabrese e pugliese (sono personalmente disponibile per corsi accelerati) che andranno sicuramente per la maggiore.

Quanto ai cori da intonare non dovresti aver nulla da imparare: i "nemici" sono comuni ed hanno la divisa nerazzurra, ma non saranno quelli di Bergamo che vedrai in campo. Vuoi che uno juventino insegni ad un milanista a sfottere l'Inter? Dai, su! Piuttosto stai attento ai rinvii del portiere avversario: il tifoso da Stadium una buona parola non gliela fa (ahimè) mai mancare. 

Per essere abbastanza juventino "alla moda", poi, devi commentare negativamente qualsiasi cosa succeda imputandola ad Allegri: Dybala non vede più la porta? E' colpa di Allegri. Szczesny parte in ritardo su un tiro? E' colpa di Allegri. Chiellini si mette a fare il sombrero che non sa fare? E' colpa di Allegri. Aumenta l'IVA? Allegri. Piove ? Allegri. Che poi, pensandoci bene, non dovresti fare neanche tanto sforzo: ricordati di quello che dicevi 5 anni fa allo stesso allenatore o quello che dici ora di Gattuso (e di Montella prima e di Inzaghi prima ancora).

Altri accorgimenti vari: dimenticati di confini che finiscono e marche di detersivi, evita battute sull'arbitro dodicesimo uomo in campo e sul VAR, dimenticati del gol di Muntari, delle mani di Alex Sandro diverse da quelle di De Sciglio. Dimenticati di Conti ed Emre Can. Se, malauguratamente, queste cose ti tornano in mente, respira e conta... che ne so... fino a sette (che mi pare una cosa che tu faccia spesso e bene).

Impara poi ad osannare i tuoi nuovi eroi per un giorno. 
Dai, con Cristiano Ronaldo non ti dovrebbe venire neanche tanto difficile (magari  prendi una posizione decisa nell'eterna dualità con Messi schierandoti senza se e senza ma con il lusitano, afferma che l'"huevos" di Ronaldo sono più grosse di quelle di Simeone e che Florenzi è oggettivamente basso).
Gli altri calciatori bianconeri sono oggettivamente preferibili, per la quasi totalità, a quelli per cui fai solitamente il tifo ed alcuni di questi li conosci già tipo De Sciglio (si torniamo ancora a lui, quello del fallo di mano al 97esimo ma fai finta di nulla che ne va della tua juventinità!). E poi Bonucci. Beh, dai, Bonucci è stato addirittura tuo Capitano! Ti ricordi come lo avevi accolto l'estate scorsa? Come no? Dai! Era lo stesso modo con cui hai accolto Higuain e Caldara quest'anno! Ecco, cerca di avere nuovamente una simile predisposizione d'animo scevra da ogni pregiudizio. 

Con il gioco che vedrai in campo non avere troppo la puzza sotto il naso: il gioco della Juventus è effettivamente soporifero ma non è che attualmente tu sia abituato al gioco dell'Olanda di Cruyff. 


Ecco, con questi piccoli accorgimenti e, come in altro ambito disse Montanelli, "turandoti il naso", caro amico milanista potrai tifare Juventus per un giorno nella speranza che tutto vada come ti auguri.
Sempre che, nel pomeriggio, il Frosinone non ti abbia dispensato da questo immane sacrificio (vai pure di gesto apotropaico).
E sperando poi che, dopo la faticaccia di aver tifato Juventus, le combinazioni di risultati non comportino una fine a pari punti (68) con Atalanta ed Inter. In quel caso, tu tifoso milanista subiresti una cocente delusione a causa della classifica avulsa.
Quindi sarebbe meglio, essendo poco probabile che ne perda due su tre, che l'Inter ne vinca almeno due tra Chievo, Napoli ed Empoli così da arrivare da sola a 69.
Ecco, volere che l'Inter vinca almeno due partite. Che l'Inter vinca.

Ecco: insegnare ad un milanista a tifare Juve, ci ho anche provato. Ma insegnare a un milanista - o a chiunque altro - a volere un successo dell'Inter è un supplizio a cui non voglio sottoporre né quel qualcuno né me stesso!

Sempre scherzosamente, sia ben inteso, eh!