REDAZIONE: RICORDIAMO A TUTTI per chiarezza CHE I PROFILI AMARCORD NON PARTECIPANO ALLA CLASSIFICA GENERALE


L'altra sera uscendo di casa per gettare la spazzatura, noto nel cassonetto dell'indifferenziata una vecchia scatola della Tombola con tutti i numerini sparsi e quella malinconica immagine ha ricondotto alla mia mente un racconto narrato in un giornale di quartiere uscito proprio durante le ultime festività natalizie.

Chissà cosa mai abbia pensato una signora novantenne rimasta sola in casa, colpita da una sciatalgia e costretta a chiamare i Carabinieri essendo la sua dispensa ormai priva di alimenti essenziali quali pane e latte, allorquando i militari prontamente sopraggiunti abbiano notato il gioco della Tombola sparso sul tavolo... assieme ad una vecchia foto dai colori seppiati che ritraeva il Natale di una volta... quando i nonni erano i veri protagonisti delle feste circondati dai nipoti, quando quelle nutrite tavolate di parenti, amici e vicini si infervoravano bonariamente degli stravaganti chiacchierecci intercalati dai numeri della smorfia e dalle esultazioni o dai cenni di smacco, a seconda che il fagiolo venisse posto sulla casella del numero estratto o meno... fino a quando il solito Gastone Disneyano di turno, spesso il più odioso ed insopportabile tra i condomini, oggi diremmo un vero e proprio "gratta&vinci" seriale, non pronunciasse, a malincuore per gli altri, ma a squarciagola per se stesso: .....Tombolaaaaa!!!!! E subito dopo tutti i bambini presenti speravano che nel rituale del riconteggio di verifica dei numeri vincenti fosse stato messo erroneamente... un fagiolo di troppo.
Ma ovviamente questa ipotesi non avrebbe mai potuto ricorrere con il Sig. Gastone... perennemente baciato da una perpetua e sfacciata buona sorte! 

Al termine delle tombolate seguiva il classico break nel salotto, dove guantiere di panettone e pandoro, assieme ad una fumante caffettiera napoletana attendevano da una parte il gruppo delle mamme, impreziosito dalla presenza della portiera dello stabile intente a confabulare e spettegolare sulle novità riguardanti le famiglie della scala, e dall'altro il gruppo dei papà che intavolavano il nascente argomento automobilistico vertente sull'acquisto di una 500 piuttosto che di una 600. Mentre i bambini delle elementari si sistemavano in un angolo per giocare con i loro doni ricevuti la notte del Santo Natale. I più fortunati si pavoneggiavano nel mostrare l'ultima scatola del Meccano dalla quale avevano ricavato la costruzione di un camion o in alternativa quella di una jeep, piuttosto che la gru costruita dal figlio del banchiere dell'ultimo piano con la scatola del Meccano Numero 5, la più prestigiosa!... E non era raro a quei tempi, siamo negli anni '50, vedere i musi di quei bambini schiacciati sulle vetrine scintillanti, stregati dal trenino elettrico o dalle auto da corsa o dalle bambole canterine e ballerine con i loro variopinti abitini.
E come non ricordare, per i romani, quelle passeggiate a Piazza Navona tra le bancarelle, i colori, i sapori dello zucchero filato e del carbone nero zuccherato della Befana, ed il profumo delle caldarroste che si diffondeva nell'aria!
Erano dei veri e propri riti che, specie nella mente dei più piccoli, trovavano un alimento vitale creando loro un magico clima di attesa e suspense!

Il Natale... il dono... la famiglia riunita attorno all'albero e al Presepe riuscivano, a quel tempo, a creare un'atmosfera che oggi alla luce di uno sfrenato consumismo e purtroppo anche di un insano menefreghismo, non si vive più!

Piuttosto oggi si convive con gli occhi puntati sul display dello smartphone alla vana ricerca di... qualcosa... che ci renda...felici!...
Mentre allora gli stessi occhi erano puntati, come quelli dei bambini, su di un vetrina ad osservare il regalo più ambito, più desiderato... per noi... per la nostra metà... per i nostri figli!  
Oggi si sfoglia Amazon!... Il pacco consegnato a casa è una comodità, soprattutto per i genitori pigri, ma un bambino che si aggira per gli scaffali, sognando il gioco dei propri desideri, e riportando quel sogno nello scritto delle sue parole custodite in una letterina, che verrà trovata da Papà Natale sotto il suo piatto la notte della vigilia... è una magia che per un bambino... non ha prezzo!

"L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare!"  
(George Bernard Shaw)
Un caro abbraccio Massimo 48 Amarcord