Amala, pazza Juve amala!
L'inno dell'Inter che per qualche giorno passa agli acerrimi rivali bianconeri: chi l'avrebbe mai detto? Non c'è altro modo per decantare le gesta di una squadra che, a tre minuti dalla fine, aveva buttato al vento l'ennesima occasione della sua stagione e con ogni probabilità lo scudetto in un modo del tutto imprevedibile, ben lontano dai canoni a cui Allegri ha abituato i suoi in questo quadriennio.

A qualche tifoso juventino la rimonta interista avrà riportato alla mente quel Juventus-Sampdoria del Gennaio 2013 terminato 1-2 con doppietta di Mauro Icardi dopo che la Juventus si era portata in vantaggio nel risultato e negli uomini. Questa volta le cose sono andate diversamente, perchè il capitano dell'Inter ha dovuto soccombere negli ultimissimi minuti di gara, soffrendo in panchina fino al pianto finale, stile Ronaldo post 5 Maggio.

La Juventus ha dato prova di grande reazione emotiva, trovando due gol di nervi e di fortuna al fotofinish, ma è innegabile che anche contro i nerazzurri ha messo in mostra alcune problematiche evidenti ormai da qualche partita: la costante disattenzione difensiva sui calci piazzati, l'incapacità di gestire il risultato ed i momenti salienti della sfida, la difficoltà nel giocare da squadra, affidandosi a estemporanee giocare dei singoli. La stanchezza è tanta, la pressione pure, i giocatori bianconeri sono agli sgoccioli, ma per fortuna di Allegri i subentranti Dybala e Bernardeschi sono riusciti a dare una scossa nel momento più importante. Sinceramente parlando, penso che in pochi si sarebbero aspettati una rimonta del genere, sopratutto in virtù delle ultime brutte prestazioni dei campioni d'Italia. Alla fine la Juventus è stata fortunata ma ha meritato la vittoria per quanto ha costruito in termini di occasioni da gol reali.

Capitolo moviola. Si può discutere all'infinito degli episodi arbitrali, ma tanto non si arriverebbe ad una conclusione, perchè ciascuno guarda a casa propria e pecca di oggettività. Il rosso a Vecino è esagerato, anche se sarebbe da arancione scurissimo per la pericolosità dell'entrata e del gesto, probabilmente manca il secondo giallo a Pjanic, anche se resta da svelare l'arcana ragione della prima ammonizione, di certo avrebbe meritato l'espulsione di Skriniar per fallo da ultimo uomo su Higuain lanciato a rete e forse manca anche un rigore alla Juventus. Ai punti, quindi, sarebbe la Vecchia Signora che dovrebbe recriminare e non viceversa. Quel che resta, ancora una volta, è il senso di incompiutezza e di misteriosità attorno allo strumento VAR, osannato o maltrattato a seconda dei propri comodi. Come volevasi dimostrare, verrebbe aggiungere, perchè in Italia manca la cultura sportiva e non ci sarà apparecchio o tecnologia che metterà tutti d'accordo. Chi dice che la Juventus vince sei scudetti di fila rubando è un bugiardo fazioso che non riconosce la superiorità disarmante di una squadra e una società capace di creare un solco con tutti gli altri club d'Italia.

Questo campionato, comunque, è ancora tutto da giocare, perchè il +4 non basta ancora ed il Napoli ha tutte le possibilità di ribaltare le sorti come ha già fatto. La Juventus, per una notte, ha preso il ruolo dell'Inter e ha vinto con merito in modo pazzo una partita incredibile di un'importanza capitale. E allora il coro di scherno e di giubilo del popolo bianconero, per una notte, è più che legittimo: amala, pazza Juve amala!