Terzo pareggio consecutivo in campionato per i bianconeri, che fino al 70esimo si trovano addirittura sotto contro un Verona tenace ed aggressivo.

Seppur non si puó imputare ai giocatori di Pirlo la mancanza di voglia di fare, resta il fatto che questa squadra non esprime ancora un gioco corale e, sopratutto, organizzato.
La Juve ha poche idee confuse in mezzo al campo. I venti minuti del primo tempo, quando Szczęsny ha ricevuto piú passaggi di Morata, ne sono la prova evidente.
Certo, sicuramente è stato fatto un passo avanti rispetto ai 15 lanci lunghi, stile Mark Iuliano, di Crotone. Peró quello che si é visto a centrocampo contro il Verona è sicuramente un po' poco per giustificare le ambizioni di societá e tifosi.

La cosa piú grave è che sembra che la Juve non riesca mai ad imporre il proprio ritmo alla gara. Anche stasera, ha prima subito la grande aggressivitá dei Veronesi, sopratutto nel primo tempo, senza essere in grado poi di aumentare seriamente il ritmo quando gli uomini di Juric inziavano a fare fatica. 
Per far girare questa squadra come dovrebbe non bastano gli inserimenti di Ramsey e le prestazioni positive di Rabiot, che, a dispetto delle forti critiche (innanzitutto le mie) ricevute nella scorsa stagione, sta dimostrando una grinta e una personalitá crescenti.
Quindi, quello che serve in questo momento alla Juventus è un giocatore in mezzo al campo che finalmente riesca ad organizzare la manovra oltre che a dettare i ritmi di gioco. Due principi fondamentali per una squadra che punta a vincere il decimo scudetto consecutivo e la tanto agognata Champions.

E pensare che la Juve in avanti fa davvero "paura" (le occasioni stasera comunque le ha create: goal negato per una manciata di millimetri e due traverse). La qualitá del reparto offensivo é altissima. Basti pensare a Chiesa, Kulusevski e Dybala, che stasera ha cercato di trascinare la squadra anche dal punto di vista emotivo, cercando di sopperire alla mancanza di Ronaldo.
E se Morata ha iniziato benissimo la stagione, sfruttando al massimo qualsiasi palla giocabile che gli è arrivata, l'ennesima conferma, purtoppo in negativo, arriva da Bernardeschi. Il numero 33 non manca di buona volontá, ma di qualitá si. É evidente che non é questione né di ruolo (lo hanno fatto giocare praticamente in tutte le posizioni), né di feeling con l'allenatore (tre allenatori diversi) e nemmeno questione di opportunità (a dire il vero ha avuto molte piú opportunitá di altri). Semplicemente Bernardeschi non è da Juve.

A Pirlo manca un "Pirlo" e se riuscirà a trovarlo questa squadra farà divertire. In caso contrario i tifosi Juventini faranno bene a prepararsi ad un anno difficile, parecchio difficile.