L'ennesimo brutto pareggio contro un modestissimo Benevento conferma il trend da squadra di media classifica che gli uomini di Pirlo stanno producendo ormai dalla fine dello scorso campionato. L'assenza di Ronaldo, che ha tutto il diritto di autogestirsi vista la sua caratura, non puó essere un alibi credibile per la mancata vittoria contro i campani. Se hai bisogno del Portoghese anche per battere una squadra che in 9 partite ha uno score di 12 goals fatti e 21 subiti, allora hai sbagliato tutte le scelte possibili.

Seppur lecito criticare Pirlo, che non sembra essersi ancora calato nei panni dell'allenatore e che ha evidenti responsabilitá nello scarso rendimento, soprattutto emotivo, dei suoi uomini, é innegabile che la crisi di questa Juve parta da lontano e coninvolge tutta la politica tecnico-gestionale degli ultimi anni.

Pur vincendo lo scudetto per 9 anni consecutivi( risultato comunque straordinario), alla Juvents si imputano principalmente due cose: le figure da scappati di casa rimediate negli ultimi anni in Europa (la lezione di calcio impartita da un' Ajax piena di 20enni e la pessima eliminazione della scorsa stagione contro il Lione bruciano ancora) oltre alla mancanza assoluta di gioco da almeno 3 anni a questa parte.
Mentre Allegri predicava il non-gioco e si affidava ai singoli vincendo partite soporifere con un goal di vantaggio, Sarri non é riuscito a lasciare nemmeno un singolo principio di gioco a questa squadra, che giá l'anno scorso vagava per il campo a ritmi da serata del calcetto scapoli-ammogliati, facendo ancora peggio dal punto di vista personale e perdendo il controllo dell spogliatoio gia prima dell'inizio della stagione.

Il malessere Bianconero é il risultato di scelte sbagliate che Agnelli e i suoi collaboratori hanno fatto da un po' di tempo a questa parte. Pur riconoscendo la grandissima operazione CR7, é innegabile che questa rosa é costruita male e in modo incompleto.
La politica dei parametri zero degli ultimi anni, ha portato poco successo dal punto di vista del tanto agognato bel gioco, molti oneri dal punto di vista economico (gli stipendi dei Rabiot e Ramsey sono sporopositati rispetto al loro reale rendimento) e, cosa assi piú grave, incredibili carenza dal punto di vista tecnico.

Il problema della Juventus, non é tanto, come dice Pirlo, la giovane etá di alcuni dei giocatori (Kulusveski e Chiesa, che sono i piú giovani, non sono partiti affatto male) ma la totale incapacitá di cambiare ritmo, aggredire la partita e mettere sotto squadre come Benevento, Verona e Crotone. La Juve non decide mai in che modo giocare ma si adatta piuttosto al gioco delgi avversari, siano essi il Barcellona o il Benevento.
C'é anche da sottolineare l'apatia di Dybala, che é l'ombra di se stesso e che scende in campo con un atteggiamento vergognoso.

A questo punto, la stagione sembra giá essere avviata ad un esito deludente a meno che Pirlo non riesca, come ha fatto tante volte da giocatore, a tirare fuori dal cilindro una delle sue magie e rimettere tutto apposto.