In Italia, patria del tafazzismo per eccellenza, il calcio da qualche anno non va ma non facciamo nulla per cambiarlo...Si accampano scuse patetiche come gli stadi, i budget diversi dai top club stranieri, il FFP, insomma si guarda tutto tranne che quello che succede sul rettangolo di gioco. Poco importa che le squadre straniere, persino i portoghesi campioni del calcio camomilla fino a qualche tempo fa, corrano il triplo di noi, la nostra idea del calcio che se un giocatore non ha 25-26 anni non è pronto è legge incrollabile, rimaniamo attaccati a un modo di pensare che nulla ci sta dando e nulla ci darà. In un mare di disperazione nel quale anche la Juve stessa, dominatrice del campionato, preferisce inseguire i Nani, Osvaldo della situazione per fare il famoso salto di qualità piuttosto che inserire gente come il capocannoniere Immobile o talenti straordinari come Berardi e Gabbiadini per un interista una flebile speranza arriva dal nuovo presidente. E' chiaro che l'indonesiano ben poco aveva visto del campionato italiano, guardava alla Champions, Premier etc... campionati moderni, dove è quasi vietato giocare a 5 in difesa come si fa in Italia pressochè ovunque e pare (dico pare...) che stia attuando una rivoluzione silenziosa mandando a casa tutte quei giocatori ultraspremuti e ultratrentenni a favore di ragazzi molto più giovani e affamati. I tifosi dell'inter neanche così anziani ricorderanno di aver dilapidato negli anni patrimoni a costo 0 come Destro, Balotelli, Bonucci, Santon, Coutinho alla faccia dei fondi che mancano a favore di giocatori ultrastipendiati (non faccio i nomi per pudore). Che sia la volta buona che qualcuno, snobbato dai soloni del calcio italiano, ci venga a insegnare un po di calcio moderno?