Ahi Milan, L'Uefa ha detto no. Non crediamo al Vs piano finanziario! 
Il massimo organismo del calcio continentale, rigetta, queste le indiscrezioni, il piano del Milan per rientrare nei paletti del Financial Fair Play. Già in estate, tra i molti dubbi degli addetti ai lavori e non, le perplessità sulla "nuova" proprietà del Milan erano piuttosto estese. Mister Pallotta, presidente della Roma, aveva detto chiaro e tondo che la faraonica campagna acquisti del Milan fosse, per usare un eufemismo, paradossale e che la società rossonera avrebbe pagato le conseguenze delle follie di mercato.

Puntualmente arrivò la secca presa di posizione di Fassone Ad del Milan. Il quale, colpito al cuore o forse, per un inusuale scatto di orgoglio rossonero, nonostante i suoi anonimi trascorsi all'Inter ed alla Juve, si spinse al punto di dire " siamo disponibili, noi del Milan, a confrontare i nostri bilanci con il Presidente della Roma" così, tanto per far capire quanto fosse pretestuosa la presa di posizione di Pallotta. Seguirono anche le scuse del patron romanista, in realtà poco convinte.
Dopo quattro mesi scopriamo, ma non ci voleva certo un genio, che il Milan, oltre a penare in campionato, fatica e non è credibile affatto agli occhi dell'Uefa. Solo in Italia, ahimè, non se ne era accorto nessuno o tutti facevano finta di non sapere e anzi si esaltava la"fantastica" campagna acquisti del duo "miracolato" Fassone e Mirabelli. 
Fortuna che la Uefa metterà a posto le cose anche e soprattutto per la salvaguardia dei molti tifosi e simpatizzanti di un Milan a corto di eleganza e di soldi.