Nella competizione più nobile sono arrivate due vittorie convincenti e liberatorie anche se a scapito di squadre poco blasonate ma proprio contro queste negli ultimi anni eravamo soliti sfoggiare immotivata sicumera e conseguente emorragia di punti vitali nell'economia della classifica del girone. Contro le big europee sarà certamente un'altra musica ma l'orgoglio e lo spirito di rivalsa espressi in quest'esordio legittimano le speranze di ribaltare i pronostici più cupi, anche perchè le corazzate inaffondabili nel calcio non esistono (vedi Psg, Atletico, etc). La manita romana ed il risveglio di Tevez possono far sognare i tifosi. Anche la bistrattata Europa league dopo lustri di oblìo - nostrano - pare splendere di nuova luce; il prestigio ed i soldi in palio sono di meno, quasi risibili in confronto, ma in tempi di fair play e di vacche magre bisogna aggrapparsi con tenacia ad ogni opportunità di aumentare i ricavi. Già, perchè un'altra "scoperta dell'acqua calda" è che operando un moderato turn over si dà una chance agli esclusi dall'11 titolarissimo: una vetrina importante per cercare di cambiare le gerarchie di ruolo ed una potenziale rivalutazione dei valori di mercato (vedi i gol di Bernardeschi, D'Ambrosio e Mertens che praticamente inutilizzato nelle prime due di campionato infila una doppietta). Questo filotto di vittorie aiuta a fare morale nel generale clima autocommiseratorio italiano e ad aumentare il nostro magro ranking UEFA: per il momento siamo l'unico paese ad avere ancora tutte le squadre in gioco quindi qualche beneficio speriamo di poterlo apprezzare al termine dei gironi, almeno nei confronti del nostro principale competitor (il Portogallo, che però può vantare ancora 3 formazioni in Champions). Per tornare ad avere 4 squadre qualificate in Champions bisognerà scalzare la Germania o l'Inghilterra, ormai appaiate, e non è certo un obiettivo raggiungibile in un paio d'anni. Una "scorciatoia" però ci sarebbe: la vittoria dell'Europa league qualifica automaticamente per la Champions successiva, e con quattro squadre italiane in corsa possiamo, per il momento, provare a sperarci. Nell'attesa che i prossimi verdetti del campo smentiscano o confermino tanto ottimismo godiamoci la vera buona notizia di questo primo turno: la ritrovata umiltà unita alla fame delle nostre squadre.