Il mito “Allegri” è la dimostrazione della inadeguatezza della stragrande maggioranza degli addetti ai lavori italiani (giornalisti sportivi in primis, che sono i primi opinion leaders) che lo hanno osannato, lo hanno definito un grande allenatore ed hanno cosi ingolosito presidenti e direttori sportivi, anche loro, a mio avviso, di qualità tecnica non eccelsa.
Molti juventini si stupiscono ora di Allegri per gli errori di gestione della sua squadra, quando da tempo si conoscevano i suoi limiti tecnici.

Vorrei elencare le stravaganze di Allegri del passato:
Allegri ha perso un campionato col Milan pieno di campioni mondiali del calibro di Ibra, Pirlo, Inzaghi, Seedorf, Thiago Silva, Nesta, Gattuso, Pato, Robinho (non paragonabili ai giocatori attuali e di allora della Juventus, che erano e sono comunque scarti delle grandi europee).
Allegri preferiva nel ruolo di regista il discreto Van Bommel al fenomenale Pirlo.
Allegri è quell’allenatore che ha mandato via Ronaldihno, Dio sacro del calcio moderno per il quale solo per lui valeva la pena di andare allo stadio.
Allegri ha poi voluto al Milan a tutti i costi il mitico attaccante Matri (attaccante da serie minore), facendo cosi un duplice regalo alla Juve, sua concorrente di allora, arricchendola con piu di 10 milioni di valutazione (sproporzionata!) ed indebolendo l'attacco del Milan.
La ciliegina è stato poi Emanuelson, terzino brasiliano assai scarsino, che Allegri ha eletto come trequartista (paradossale e ingiuriante quando si pensa che i tifosi milanisti hanno potuto assaporare trequartisti del calibro di Kaka, Seedorf, Rui Costa, Boban… )!
Mi ricordo una semifinale di Champions con il Barca, vinta all’andata 3-0 a San Siro, ed affrontata al ritorno con una formazione ed approccio difensivista, persa 4-0. Allora perché stupirci della partita di ieri?
Parliamo spesso, noi tifosi, di gente sopravvalutata, ma non ho dubbi nel pensare che quello di Allegri sia l’esempio più lampante.
Cito poi le grandi chicche degli stessi addetti ai lavori italiani che definirono Dybala il nuovo Messi, Ronaldo il panchinaro della Juve, Saponara il Kaka italiano, Verrati il nuovo Pirlo, Balotelli il miglior attaccante italiano, Belotti il nuovo Vieri… Tutti questi “esperti” (di che cosa, poi?) hanno portato “sfiga” ai poveri nominati.
Consiglio allora a Cutrone di fare gli scongiuri del caso quando sente dalla bocca di un cosi detto esperto il suo paragone con super Pippo Inzaghi.