Premessa: non sono una vedova contiana e credo con fermezza che Allegri sia il miglior tecnico/psicologo sulla piazza nonostante le critiche (troppe e spesso ingenerose) che gli sono state mosse in tre anni in cui ha vinto tre Scudetti, tre Coppa Italia ed è andato a cena da protagonista sul celebre tavolo da  €100 tanto caro al nostro ex condottiero sino a sfiorare il colpaccio storico. Detto questo è evidente che Allegri non sarà l' Alex Ferguson della Juventus e che il cambio in panchina è stato verosimilmente già programmato dall'attenta e capace dirigenza bianco-nera.

Intanto, oltremanica, un Conte sempre più nervoso ed agitato non perde occasione per esternare il malessere di stare lontano dall'Italia e dalla famiglia. E' innegabile che il divorzio consumato nel 2014 fra la dirigenza e l'ex allenatore pugliese abbia avuto i contorni del disastro familiare, nei tempi e nei modi, ma in tre anni le cose cambiano, i ricordi belli tornano a galla e si addolciscono un po' le delusioni ed i dissapori.

La Juventus sta compiendo un ciclo di vittorie che la più che centenaria storia della Serie A non aveva mai conosciuto, e della grandezza di ciò che è stato fatto ne avremo chiara visione solo in futuro ma c'è tutta la volontà di tenere questo ciclo aperto, vivo ed ancora più vincente. Allora chi meglio del Comandante che ci ha riportato dalla polvere sull'altare dei trionfatori, vincendo un primo scudetto da imbattuti (ancora ho i brividi), frantumando un record di 102 punti che difficilmente sarà ripetuto, che è riuscito a trasportare una Nazionale dal tasso tecnico deprimente a perdere solo ai rigori contro una Germania che se l'è fatta sotto per 120 minuti, che alla prima esperienza in Inghilterra li ha messi tutti dietro vincendo alla grande il campionato, potrà continuare questo ciclo di vittorie incredibile?

"Ai posteri l'arua sentenza" scriveva Manzoni nella celeberrima ode "Il 5 Maggio"... e anche noi, che bei ricordi il 5 Maggio....con Conte in campo.