appare chiaro a tutti anche a coloro che non vogliono vedere come il calcio italiano rischi seriamente una deriva dovuta al disinteresse piu' totale con conseguenze drammatiche per il proprio indotto e servizi e per i media che lo seguono giornalmente. Cio' e' dovuto alla sommatoria degli introiti dei diritti televisivi uniti da quattro stagioni ai ricavi da impianto privato che pongono la F.C. Juventus in posizione palesemente di eccesso dominante sul resto della concorrenza straziando anche i piu' elementari e basilari principi di equita' competitiva che a mio avviso porteranno in breve tempo al collasso totale di questo sport per la totale disaffezione di milioni di cittadini del ns. paese sulla falsariga di cio' che sta accadendo in Francia. appaiono pertanto non piu' prorogabili provvedimenti in sede istituzionale sportiva e non solo che possano almeno parzialmente restituire un minimo di credibilita' tecnica ed agonistica ad un campionato come quello di serie A in continua crisi di seguito.A tal proposito appare drammaticamente necessaria la ridistribuzione dei diritti televisivi che tale societa' riceve in modo gia' alquanto spropositato deducendone l'importo almeno del corrispettivo dei ricavi dello Juventus Stadium allo scopo di riequilibrare almeno in piccola parte la ormai nettissima e insostenibile differenza tra i fatturati di questa societa' rispetto alle altre almeno come moratoria fino a quando larga parte delle concorrenti ora ridotte a ruolo di comparse avra' la possibilta' anch'essa di detenere un impianto privato per evitare nei prossimi anni il totale strangolamento dovuto ad un monopolio bianconero che rischia di sconfinare nella completa sudditanza sportiva prima che sia troppo tardi.