Sono anni che si dice che, per il Milan, il problema sono i soldi. Osservando pero' cio' che e' stato fatto negli ultimi anni c'e' piu' di un motivo per credere che i problemi siano piuttosto di natura dirigenziale. Dall'anno dell'ultima vittoria in Champions League del 2007 fino ad oggi sono stati acquistati numerosi giocatori senza seguire una minima programmazione logica. Giocatori adattati a fare i terzini, come Emanuelson o Constant, giocatori sul viale del tramonto ma presi solo perche' arrivavano gratis, Essien ne e' l'ultimo esempio, oppure giocatori comprati a fior di milioni che hanno finito per giocare poco e male, come Matri, o addirittura mai, come Didac Vila, perche' evidentemente non e' stata fatta un'attenta valutazione tecnica prima dell'acqiusto. Curiosamente, molti affari sono stati fatti attraverso canali preferenziali, ossia Raiola o Preziosi. Ma arriviamo ad oggi. 1) Portiere. Diego Lopez e' stato ingaggiato con un contratto da 20 milioni lordi + bonus che verranno elargiti nell'arco di 4 anni. Sebbene oggi abbia 33 anni e sia un ottimo portiere, nulla vieta che tra due anni possa subire un repentino calo di rendimento. Tra cartellino ed ingaggio quanto sarebbe costato Perin in 4 anni? 25 milioni ? Magari sarebbe valsa la pena spendere qualcosa in piu' pur di avere un portiere che tra 4 anni sara' ancora giovane e capace, visto che non si sa ancora se Gori possa diventare un grande portiere. 2) Giocatori in scadenza. Sentiamo in questi giorni che il rinnovo dei giocatori in scadenza, come Abate e De Jong, verra' affrontato dopo la chiusura del mercato. Qualora le trattative non andassero in porto questi giocatori verrebbero persi a zero la prossima stagione. 3) Centrocampo. E' un mistero come la dirigenza del Milan si disinteressi completamente della zona nevralgica del terreno di gioco, quasi non importasse, per concentrarsi sempre sull'acquisto di trequartisti ed attaccanti vari. 4) Proprio l'attacco e' l'ennesimo esempio di una mancata programmazione. A giugno il Milan si rende conto di avere troppi attaccanti. Quindi rinuncia a Paloschi, manda in prestito Robinho, Petagna e Matri (pagando parte del suo stipendio all'amico Preziosi pur di mandarlo via) e vende Balotelli. A quel punto ci si rende magicamente conto che e' rimasto solo Pazzini e si corre ai ripari: si sondano Jackson Martinez, Joel Campbell, Destro, Negredo, Eto'o, Torres, Borini...e chi piu' ne ha piu' ne metta...basta trovarne uno, possibilmente un grande nome, che arrivi gratis. In termine di programmazione fa impressione il paragone con la Roma, la quale ha venduto Benatia per fare cassa, ma solo quando aveva gia' in canna il suo sostituto. 5) Difesa. Com'e' possibile che il Milan abbia in rosa ben 11 difensori e solo 5 centrocampisti di ruolo? 6) Ubicazione. Nelle ultime settimane di mercato Galliani soggiorna beatamente a Forte dei Marmi trattando coi suoi amici di sempre. Sarebbe piu' efficiente, nonche' professionale, starsene invece in ufficio a Milano, dove potrebbe cercare di vendere almeno uno dei tanti difensori centrali in esubero ai vari club europei che cercano difensori. Forse sarebbe arrivato il momento di far cambiare aria ai tanti dirigenti milanisti che, negli anni, si sono dimostrati manifestamente inadatti al ruolo...cominciano dall'amministratore delegato che, all'alba dei 70 anni, e' ormai un attempato signore che potrebbe ritirarsi a vita privata lasciando il campo a giovani piu' dinamici. Da milanista, francamente mi auguro che vendano sia Abate che De jong senza comprare nessuno, con la speranza che il gruzzoletto racimolato sia utlizzato decentemente da nuovi dirigenti in un prossimo futuro.