Clamorosa (e paurosa) l'intervista rilasciata dal responsabile delle designazioni arbitrali Nicola Rizzoli in quel di DAZN. Come riportato da noti giornalisti - Franco Ordine - è inaccettabile la dichiarazione sull'uso - considerato o sconsiderato - del VAR negli interventi in area di rigore. Rielaborare - ancora - le regole falsando completamente il proseguito di un campionato. Ma la cosa che lascia sempre perplessi, è il solito termine di paragone - e non è il primo - che il signor Rizzoli fa, ovvero su episodi che riguardano il Milan.
Già la presa in giro sul gol regolare di Ibrahimovic annullato a Firenze l'anno scorso - per poi dirci subito dopo che d'ora in avanti "se po' fa" - all'assurda teoretica sulla non assegnazione di un rigore evidente dopo Milan-Torino. Sollecitare allo sbaglio l'arbitro, una cosa che non si può e non si deve leggere, ma soprattutto il solito riferimento/accanimento al Milan che incomincia a destare preoccupazione tra i tifosi od opinionisti filo-milanisti.
Non esiste un sistema, ma temere che tutte queste dichiarazioni, tutto questo can can mediatico accusatorio nei confronti del Milan, vizi pesantemente le partite a suo discapito c'è ed è ben marcato da 4/5 di giornate a questa parte. 
Basta poco per rievocare nell'immaginario di uno sportivo certi "spettri", e sinceramente, dopo le affermazioni di Rizzoli, se fossi la società Ac Milan chiederei più di qualche delucidazione.

Per sabato, la sfida contro l'Atalanta ha già un retrogusto che non piace, che palesa giorno dopo giorno, qualche "vizietto" di troppo.
Così comincia ad essere seriamente pesante, ed è ora che qualcuno nella società Milan intervenga. Fino a che siamo noi "poveracci da tastiera" a fare accuse, illazioni uno le contempla fino ad un certo punto, ma quando si fanno velate polemiche o frecciatine da parte di gente che ricopre un ruolo istituzionalmente rilevante la cosa incomincia ad essere seria e molto grave. 
Si stenta a credere rileggendo i virgolettati di Rizzoli.