6 marzo 2020
Una televisione accesa e un bambino con la sciarpa della Real Sociedad al collo. Siamo al minuto 81 della partita tra Barcellona-Real Sociedad. Lionel Messi, il miglior giocatore della Liga è fermo sul dischetto del rigore in attesa del fischio dell'arbitro. Il bambino ha le mani davanti agli occhi. Fischio, tiro, goal, lacrime. Poteva nascere tifoso di un top club, ma non era così e adesso piangeva per la sua povera squadra, che non vedeva mai vincere.

7 marzo 2020
Londra, sobborgo di Tottenham, ora di cena, tutti seduti a tavola. Una madre scocciata ripete per l'ennesima volta alla figlia di mangiare. Lei però non ha tempo, mancano pochi minuti e la sua squadra del cuore sta pareggiando con il Burnley. Al triplice fischio finale si alza e, incurante delle urla della madre, va a chiudersi in camera. Com'era possibile? L'anno prima erano arrivati in finale di Champions League.

8 marzo 2020
In centro a Milano c'è un bambino con lo sguardo fisso verso lo schermo del PC, perché su DAZN stanno facendo vedere Milan-Genoa. Al fischio finale si alza e si butta sul letto, con la testa che sprofonda nel cuscino. A nulla era servito il goal di Zlatan Ibrahimovic, il Milan aveva perso in casa con il Genoa, invischiato nella lotta salvezza. E pensare che suo padre gli raccontava sempre del Milan che vinceva campionati e alzava Champions League.

29 novembre 2020
A San Sebastian, in spagna sono più o meno le undici di sera e un bambino salta sul letto con la sciarpa della Real Sociedad in mano. La mamma cerca di prenderlo e di metterlo a dormire, ma lui non vuole. La sua squadra del cuore è prima in classifica nella Liga spagnola e lui non riesce ancora a crederci, gli sembra di vivere in un sogno. Sopra al Barça di Messi, sopra ai Blancos! Probabilmente non sarebbe durato, non avrebbero vinto il campionato; ma a lui, in quel momento, non importava.

29 novembre 2020
A Londra, nel sobborgo di Tottenham, una famiglia è seduta a tavola a cena. Mentre la madre e il padre si fingono interessati, la bambina, felice come una pasqua, racconta del suo Tottenham, che è primo in classifica, nonostante il pareggio in casa del Chelsea. Si trova sopra al City di Guardiola, sopra al Liverpool di Klopp. Non riesce a non essere entusiata, le sembra di vivere in un sogno. Probabilmente non sarebbe durato, non avrebbero vinto il campionato; ma a lei, in quel momento, non importava.

29 novembre 2020
A Milano, prima di cena, un bambino è in camera a palleggiare con indosso la maglia di Zlatan Ibrahimovic. Il suo Milan ha vinto 2-0 contro la Fiorentina e lui sprizza di gioia. Sono primi in campionato, con ben cinque punti di distacco dalla seconda. Sono sopra ai cugini dell'Inter e anche alla Juve di Ronaldo. La gioia in quel bambino è incontenibile e la madre lo guarda sorridendo dalla porta socchiusa. Il piccolo si sentiva come in un sogno. Probabilmente non sarebbe durato, non avrebbero vinto il campionato; ma a lui, in quel momento, non importava.

Sì, è vero, forse noi tifosi di queste squadre ci stiamo illudendo, forse a fine campionato piangeremo di nuovo lacrime amare. Però intanto, lasciateci sognare.