"Che te ridi regazzi’? So’ felice! Perché sei felice? C’ho la maglietta della Roma. Ma non è che è falsa? Ma no, il numero l’ha cucito mia zia… E se te dico che la indosserai più di seicento volte? A me ne basterebbe una di partita."

Così più o meno nacque la storia di Daniele De Rossi con la maglia della Roma, una storia che ha quel sapore di romantico e di nostalgico per un calcio che ormai non esiste più. Iniziò 18 anni fa, nel lontano 2001 con l'esordio assoluto in prima squadra in una gara di Champions League contro l'Anderlecht, dopo quella sono seicentosedici sono le volte in cui Daniele ha fatto una scelta, quella di indossare una sola maglia, la maglia che ama, quella per cui ha sempre lottato, quella che più che essere una maglia è la sua seconda pelle. Una relazione viscerale, quella di Daniele con la Roma, con momenti esaltanti e tanti elementi per pensare che sia stato un rapporto unico e sincero.

Con frasi del tipo: "Il mio unico rimpianto è quello di poter donare una sola carriera alla Roma" oppure: "La Roma la amo troppo, viene dopo mia figlia, quando faccio goal non riesco ad esultare in un altro modo, mi viene solo da baciare la maglia", Daniele non ha mai nascosto la voglia di cucirsi sul petto quello stemma e di farlo suo per sempre, di voler diventare il simbolo di un'intera città, di diventare un giorno una bandiera di questa squadra. E ci è riuscito... il suo essere passionale, il suo essere tifoso in campo, gli ha permesso di essere considerato dai suoi tifosi il simbolo della romanità, anima e corpo in campo per difendere la sua amata Roma. Durante questi anni riesce a conquistare due Coppe Italia e una Supercoppa italiana, ma il successo più grande di Daniele è quello ottenuto con un'altra maglia, con un sapore diverso ma altrettanto importante e per il quale ha sempre dato il 100%, ovvero la maglia azzurra, quella della nazionale, con la quale riesce a vincere il tanto ambito Mondiale nella storica annata del 2006. Quel mondiale lo lancia nel mondo dei grandi, per lui che lo ha giocato da titolare all'età di 23 anni, segnando anche uno dei cinque rigori decisivi nella vittoria in finale con la Francia. 

Una bellissima storia d'amore quella di Daniele, una carriera intera con la maglia della Roma addosso e il 16 sulle spalle, ma si sa che tutte le storie prima o poi finiscono e quella di De Rossi si è conclusa in modo burrascoso: la società lo mette alle strette, perché al giorno d'oggi non esiste più riconoscenza e sentimenti e romanticismo lasciano spazio ai fatturati e ai bilanci e dunque gli viene detto che nella Roma che sta nascendo non c'è più spazio per lui, lui che quella maglia non l'avrebbe tolta mai, forse solo per darla ai tifosi, lui che avrebbe voluto chiudere in modo diverso, con un lieto fine degno delle belle storie. Roma - Parma del 26 Maggio del 2019, fu l'ultima partita di Daniele De Rossi con la maglia della Roma e non a caso il destino ha voluto che ci fosse ancora una volta il Parma a sfidare la Roma, la stessa sfida che nel 2001 diede lo scudetto ai giallorossi. Dopo la partita momenti di grande commozione all'Olimpico, festa grande per l'addio con la premiazione in campo con il capitano di sempre Francesco Totti e Bruno Conti, giro di campo con la famiglia, lacrime, sciarpe, bandiere e brividi forti.

Dopo un'estate calma, con le meritate vacanze che Daniele ha trascorso con la famiglia, arriva il momento delle decisioni e il dubbio di Daniele è molto forte: continuare a giocare a calcio con un'altra maglia oppure rimanere nella sua amata Roma come dirigente? La voglia di un gladiatore come Daniele di sentire ancora il profumo dell'erba, di riuscire a fare ancora qualche tackle decisivo, il suo miglior gesto tecnico, e di provare ancora l'emozione di qualche vittoria in campo ha prevalso e allora Daniele De Rossi all'età di 36 anni coronerà il suo secondo sogno più grande, quello di salire gli scalini della Bombonera, indossando la maglia del Boca Juniors da calciatore. "Il mio cuore è per la Roma, ma il Boca mi piace tantissimo. Sono in club grande, un club nel quale si può credere", le prime parole di Daniele De Rossi da giocatore del Boca, perché anche a 11.000 km di distanza, la Roma sarà sempre nel suo cuore.