Il campionato è già cominciato e, dopo i sorteggi dei gironi ieri a Monaco, la Juventus attende con ansia di rimettersi in gioco anche in Champions League. Rispetto all'anno scorso la squadra torinese si è rinforzata in attacco, dove ha aggiunto esterni di spessore come Douglas Costa, Bernardeschi e un recuperato Pjaca e a centrocampo, con l'acquisto di Blaise Matuidi e il ritorno di Claudio Marchisio. Il principino. Già, perchè in questi ultimi giorni di smanioso calciomercato il nome del calciatore juventino era rimbalzato un po' dappertutto. Si parlava di una sua cessione a causa del sovraffollamento a centrocampo, in cui al momento sono utilizzabili due giocatori nel 4-2-3-1 dell'era Allegri. Ciò che preoccupava di più i tifosi bianconeri era che si potesse ripetere un'operazione alla Bonucci, cosa che Beppe Marotta ha subito smentito durante la presentazione di Matuidi, come riporta la Gazzetta dello Sport: "Si tratta di una situazione cha abbiamo letto, montata mediaticamente, ma i sintomi di un addio per insoddisfazione non ci sono". Insoddisfazione o no, il dato di fatto è che adesso Marchisio non vestirebbe la maglia da titolare, preceduto da Khedira e Pjanic. Si sa, il linguaggio criptato del mondo dello sport talvolta nasconde scenari imprevedibili, tuttavia la situazione sembra essersi definitivamente stabilizzata dopo che il centrocapista ha pubblicato sui social una foto con allegata una frase emblematica: "A volte le parole non servono". Il capitolo sembrerebbe dunque chiuso, anche perchè, a meno di una settimana dalla chiusura del mercato estivo, sembra strano che la Juventus possa privarsi di un giocatore come il numero 8 bianconero. Ma se rimanesse quale sarebbe il suo ruolo? Il contributo in Champions League potrebbe ancora essere significativo e determinante?

Come si è già detto, in questo momento una maglia da titolare per il Principino non ci sarebbe se Allegri avesse intenzione di continuare con lo stesso modulo e lo stesso 11 di partenza dello scorso anno. Tuttavia Claudio Marchisio, oltre ad essere una colonna dello spogliatoio bianconero, è anche un centrocampista molto versatile. Nato inizialmente come attacante, è dotato di un buon tiro dalla distanza, di una discreta forza fisica e ha la capacità di impostare l'azione partendo dal recupero del pallone in fase difensiva. Quest'ultima qualità risulta molto importante per la squadra torinese, che, priva di Leonardo Bonucci, si trova ora a dover affidare a Miralem Pjanic il ruolo di regista, ragion per cui il centrocampista bosniaco è costretto ad abbassarsi al livello quasi della difesa, compiendo un lavoro che non è propriamente il suo. Marchisio, quindi, rappresenta una variante tattica molto importante per la Juventus, sia dall'inzio, che a partita in corso, adatto a giocare in un centrocampo a 2 o a 3. In più, dopo undici stagioni in bianconero, rappresenta un punto di riferimento anche nello spogliatoio, assieme a Buffon, Barzagli e Chiellini.

Capitolo Champions. Con il Barcellona, lo Sporting Lisbona e l'Olympiacos sicuramente per la Juventus non sarà una passeggiata, anche se la rosa competitiva di cui dispone rappresenta una buona garanzia per le mire europee sicuramente alte del club torinese. In questo scenario la presenza di un giocatore come Marchisio risulterebbe molto utile: sia dal punto di vista tattico, per quanto detto in precedenza, sia perchè il numero 8 bianconero è abituato al palcoscenico europeo, a gestire la pressione e ad aiutare la propria squadra nei momenti di difficoltà. Contro il Barcellona, due anni fa a Berlino, fu il tacco del Principino ad aprire le porte per il pareggio, anche se la storia come finì lo ricordiamo tutti quanti. Quest'anno, in finale contro il Real Madrid, si è ritagliato circa 20 minuti, entrando al 71', quando ormai la Juventus era sotto 3-1, al posto di un provato Pjanic. Nell'amichevole contro il PSG quest'estate ha segnato 2 goal, dimostrando di aver ritrovato forma e condizione e dimostrando di essere pronto a scendere in campo contro le big europee per dare ancora il proprio significativo contributo.

Marchisio quindi è un giocatore imprescindibile per la Juventus, sia in Serie A, dove molte dirette rivali si sono rinforzate, sia in Champions League, in cui il club di Torino è chiamato a riscattarsi dopo le brutte figure rimediate in finale negli ultimi tre anni. Il popolo bianconero lo ama e lo rispetta, è un calciatore eccezionale ed un modello da seguire, una di quelle poche bandiere rimaste nel panorama calcistico. Sempre avvinghiato alla propria maglia e ai propri colori. Il bianco e il nero.