Abbiamo affrontato giganti dai piedi sopraffini.

La Champions è maestra da decenni, ed in questa lezione abbiamo compreso che dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista, direbbe mr Conte, ma qui di aristocratico c'è stato poco, anzi siamo stati strapazzati come nelle migliori cucine di chef stellati, anche se qui di stellato c'erano i piedi e non le mani.

E sì, anche se è vero che sia Juve che Roma sono state in partita, anche se è vero che sotto certi aspetti il risultato può sembrare bugiardo, come sempre accade e spero possa valere per tutti, qui abbiamo scoperto la verità, esistono ancora pianeti lontani dove giocare a calcio è sinonimo di abbondanza, sinonimo di fantasia reale, sinonimo in questo ultradecennio di Lionel e Cristiano, sinonimo per tutte le altre spesso di ossa rotte.
Sicuramente si rimane a testa alta, sicuramente ogni partita ha la sua storia, sicuramente ogni anno può succedere di tutto, ma ancora più sicuro è che finché Messi e Ronaldo faranno 50 e più gol all'anno, non esisterà spettacolo calcistico migliore che la gente vorrà guardare, con buona pace a Scarpa d'Oro ecc ecc.
Un giorno forse anche un'italiana sbarcherà sulla luna, ma di certo quando arriverà quel momento troverà un albo d'oro con protagonisti pezzi da 90, ricco di carriere tutte d'un pezzo e per gli altri spesso di ossa rotte.

Complimenti soprattutto a Cristiano Ronaldo, fuga per la vittoria parte seconda: quel goal ha liberato dalla schiavitù tutte quelle persone che avevano perso la speranza che ci fosse ancora poesia nel calcio, la poesia c'è e che ci sia e che mi possa difendere ovunque io sia!