Il presente è l'oggi, ma non arriveremo mai alla conclusione delle cose se non diamo uno sguardo al passato, e la conclusione che fra qualche generazione potremo dare, riguardando questi anni, avrà molto a che fare, parlando prettamente del profilo calcistico, con questo ciclo bianconero.

Scrivo prima del doppio match contro il Real Madrid perché ho certezza assoluta che niente di ciò che succederà nei 180 minuti, salvo extra time/lotteria dei rigori, cambierà di una virgola il mio pensiero.
Da qui, il desiderio di questo articolo per complimentarmi lasciando traccia di quanto fatto dalla resurrezione dalla società Juventus, anzi... da quella morte che mai c'è stata, perché finché ci sarà un cuore che batte con passione e di passione, niente può mai morire per sempre.

Cari ragazzi cerchiamo modelli positivi che ispirano, incoraggiano, determinano ciò che ognuno di noi in fondo vorrebbe essere.
Questa Juve lo è per anima, corpo e spirito e l'augurio è che in Italia qualche altra squadra, quando fisiologicamente questo ciclo finirà, ne possa iniziare un altro, magari non esattamente uguale, ma ugualmente da pelle d'oca.

Ad maiora e w l'Italia