Mai come quest’anno stiamo assistendo ad una lotta nei piani alti della classifica così incerta ed affascinante. Ognuno di noi può avere certezze o dubbi su qualche formazione, ma nessuno può però negare l’evidenza e cioè che per il Napoli potrebbe essere arrivata veramente la stagione “buona”.

Grande gioco di collettivo, a tratti pure fantastico, gruppo amalgamato e confermato in toto dalla passata stagione, tecnico preparato ed ascoltato oltre a qualche singolo in grande evidenza (Mertens su tutti).
Premettendo che tutto ciò non può essere garanzia di titolo in quanto c’è sempre da fare i conti con avversarie di tutto rispetto, Juventus in primis, e le difficoltà arriveranno per tutti, c’è però un punto su cui vorrei soffermarmi.

Nelle ultime settimane si sta manifestando da parte della società, più specifico della proprietà, alcune presunte paure nei confronti del sistema che ad oggi non fanno altro che andare a minare le certezze che il Napoli stesso si è costruito sul campo nei mesi passati.
Attaccare a prescindere uno pseudo sistema atto ad andare ad aiutare sempre e comunque la grandi del nord a discapito di Napoli e romane, non può certo aiutare la causa azzurra.
Negli ultimi anni spesso abbiamo sentito di “Napoli da scudetto”, per certi periodi anche avere un ritmo scudetto senza mai però avvicinarsi per davvero all’occasione di poterlo sfiorare.
Ebbene, ora le cose stanno cambiando, questa stagione sta porgendo al Napoli (e non solo) la possibilità concreta di poter inseguire fino a maggio questo sogno. Ritengo che in questo momento dove abbiamo un Napoli che gioca benissimo, che è primo in classifica macinando punti su punti, ancora imbattuto per giunta, andare a stuzzicare questi dubbi e ombre senza alcun tipo di fondatezza non può portare a niente di buono soprattutto per il Napoli stesso.
Devono essere i primi ad essere convinti del loro potenziale, la società deve dare forza al gruppo, con dichiarazioni “ora che c’è la Var chissà che altro si inventeranno per danneggiarci” sa tanto di un voler mettere le mani avanti. In questo momento i giocatori vanno motivati, non delegittimati, non deve neanche passare l’idea che fattori esterni possano cambiare il destino del Napoli perché il Napoli è padrone del suo destino e neanche un torto arbitrale, un episodio sfortunato o una brutta giornata possono e devono intaccare quest’idea.

Dichiarare che altri vogliono possono infliggerti la sconfitta è già un instradarsi a questa.
In questi anni il Napoli si è praticamente sempre confrontato ai vertici della classifica come per esercitarsi a saltare un ostacolo. Per quanto tu possa esercitarti saprai se ce la puoi fare solamente quando a mano a mano ti avvicini all’ostacolo, ed è lì che capisci il tuo reale potenziale, se le gambe non ti tremano sul più bello, se ce la puoi veramente fare perché quello è il salto che conta ed è uno e uno soltanto. Beh questo è l’anno del salto per il Napoli e i primi che devono esserne convinti è proprio l’ambiente stesso.

Perché a volte sta proprio qui la differenza tra una squadra forte che non arriva per poco e una squadra forte che arriva, un salto.