Con queste poche righe non vorrei entrare nel merito tecnico di qualche operazione, ma raccontare piuttosto quella che è stata quest’estate. Il ritorno del Nostro Calciomercato. Dopo tanti anni abbiamo riassaporato il gusto di quello che era il mercato di “noi altri” qualche anno fa. A noi che siamo cresciuti con un calciomercato sotto l’ombrellone che faceva rima con campione e con esagerazione, per ritrovarci in poco tempo a fare rima con occasione e fideiussione.

Fermarci solo per un attimo al gusto, senza pensare troppo al contorno che ci viene quotidianamente rinfacciato in termini di Fair play finanziario, costi di gestione, tetti salariali... ma vedere solo per un attimo con gli occhi di un bambino col desiderio fine a se stesso. Quel desiderio di poter sognare per la prossima stagione il campione con addosso i tuoi colori preferiti, desiderio di vedere i fenomeni di nuovo dalla tua parte, desiderio di non preoccuparci troppo del come ma del chi.

E allora ben vengano CR7, Higuain, Modric, Pastore, Belotti e chi più ne ha più ne metta, come quel pargolo che davanti alla vetrina ha gli occhi pieni solo del giocattolo nuovo senza preoccuparsi troppo del prezzo, a se veramente necessario, a quante volte potrà realmente giocarci, ma solo col desiderio di possederlo e null’altro, perché dopo il sogno arriva sempre la sveglia e chissà che sotto il letto, incartato, non ci sia proprio il regalo tanto ambito. Ma fino ad allora possiamo restare a fantasticare perché in fondo il calciomercato è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni.