Purtroppo il Milan ha deluso in parte i suoi tifosi con una stagione di alti e bassi. Ma prima di puntare subito il dito sulla dirigenza, al suo primo anno ufficiale e con ancore del tempo per lavorare, analizziamo bene la stagione del Milan.

CAPITOLO 1: Montella nel paese dei Balocchi

Estate, caldo torrido a Milanello. Arriva la conferma di Montella come allenatore del Milan e con lui i primi colpi di mercato quali Andrè Silva, Bonucci, Cahlanoglu e Biglia. Tutto l'ambiente Milan è in fermento per la nuova stagione che vede come titolo principale: ASSALTO ALLA CHAMPIONS! Inizia il campionato, arrivano due vittorie contro due "piccole" che fanno ben sperare ma poi... La batosta con la Lazio dalla quale il Milan esce malconcio, Montella cambia modulo e da qui incomincia il disastro. Il Milan porta si a casa 6 punti contro Udinese e Spal ma poi ne perde ben 8 di flla. Già durante la partita contro la Sampdoria si capiva che il modulo non andava e che Montella aveva le idee confuse, continuando a spostare di ruolo i giocatori di partita in partita perdendo stabilità e solidità. Il tutto portò il diavolo a perdere contro la Roma a San Siro e subito dopo pure il Derby. Dopo la sconfitta con Juve e Napoli ed il pareggio con il Toino, nonostante la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, ecco che, inevitabile e giusto, arriva l'esonero di Montella ed il subentro di Gattuso dalla primavera. 

CAPITOLO 2: Cuore, Grinta e Ringhio! IL MILAN DI GATTUSO!

Il Milan di Gattuso non ha incominciato la sua corsa nella maniera più incoraggiante, con un pareggio contro il Benevento con il LEGGENDARIO goal di Brignoli, la sconfitta con l'Atalanta e il pareggio a Firenze.
Ma da gennaio qualcosa è cambiato... Come all'andata il Milan batte Crotone e Cagliari portando a casa 3 punti fondamentali e obbligatori. Arriva il primo esame contro la Lazio, che nel girone d'andata aveva infilato ben 4 volte i rossoneri. Il Milan gioca una partita ottima sotto molti aspetti, difende bene e riesce a vincere per 2-1 portando a casa altri 3 punti importantissimi! Dopo questa i rossoneri vanno avanti per la nuova strada battendo Sampdoria, Roma, Genoa, Chievo sognando così di riagganciare e superare i cugini ormai a poche lunghezze! Il Milan raggiunge anche le semifinali di Coppa Italia battendo l'Inter e poi la finale battendo ai rigori la Lazio... I tifosi sognano, la squadra è viva e la speranza resta l'ultima a morire.

CAPITOLO 3: La benzina è finita...ora serve il Cuore!

Dopo una serie di risultati positivi ecco che il Milan si trova a dover fare i conti con la fatica accumulala per le tante partite giocate e per una preparazione atletica spinta per poter tirare fuori dai detriti della prima metà di campionato una squadra. Squadra che ha risposto presente e che ha incominciato a correre come un treno... ma ahimé, anche il treno più veloce prima o poi finisce la benzina soprattutto se spinto a 1000 per recuperare i minuti persi in precedenza.
Il Milan sfida la Juve, tiene bene per 70 minuti costringendo la Juve a sudare ma poi arrivano i cambi... cambi che nella Juve mantengono il tasso tecnico invariato se non migliorandolo in alcuni casi e che nel Milan invece lo abbassano vertiginosamente.
I rossoneri perdono 3-1. Tre giorni dopo il Diavolo affronta i cugini ottenendo un pareggio soffertissimo che però vale poco a livello di classifica. La stanchezza è tanta e il Milan ottiene solo 3 punti in 4 partite con 3 pareggi e la sconfitta CLAMOROSA a San Siro con il Benevento già retrocesso. Ora la Champions è un lontano ricordo, un miraggio impossibile da raggiungere.

CAPITOLO 4: Motivazioni finite? NO! L'EUROPA LEAGUE E' D'OBBLIGO!

Finale di stagione, il Milan sembra aver finito le motivazioni quando mister Gattuso ricorda a tutti che l'Europa League è un obbligo verso loro stessi ma soprattutto verso i tifosi, che nonostante la delusione continuano a sostenere la squadra!
La vittoria con il Bologna e il Verona danno il sesto posto al Milan, che però brucia la possibilità di accedere direttamente all'Europa League perdendo pesantemente per 4-0 la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Il pareggio di ieri con l'Atalanta consegna al Milan le chiavi dell'Europa League. Ora sta al Milan entrare dalla porta principale e confermare il sesto posto nell'ultima di campionato contro la Fiorentina o passare dalla porta di servizio andando ai preliminari. Come si concluderà la storia? Lo scopriremo domenica prossima!

Il Milan ha perso la possibilità della Champions nella prima metà del campionato, sotto la gestione Montella. Preparazione atletica inadeguata, modulo sbagliato, cambi di ruolo continui che hanno creato confusione e distrutto in partenza un gruppo nuovo con tante potenzialità e che hanno cosi bruciato la stagione rossonera. Non possiamo saperlo, ma se il Milan avesse avuto fin da subito una preparazione come quella di Righio che è riuscito a creare un gruppo tranquillo e solido forse e dico FORSE non sarebbe sesto ma sarebbe poco più su a lottare per un altra posizione ed un altra Europa. Quest'estate sarà l'estate del Fair Play finanziario che limiterà in parte il mercato costringendo la società all'autofinanziamento. Tuttavia qualche rinforzo può arrivare, rinforzo necessario ad avere un organico maggiore che permetta cambi senza un drastico calo di qualità nel momento più caldo della partita.
Ricordiamoci anche che, anche se si parla di fallimento societario, questo è il primo anno della nuova proprietà mentre i cugini sono già da qualche anno che continuano ad avere enormi difficoltà e lacune e solo quest'anno sembrano aver trovato una certa dimensione. Non lasciamoci allarmare dagli articoli contro il Milan e dai commenti che ci definiscono falliti dopo solo un anno di cambiamento. Tifiamo e stiamo vicini alla squadra sempre, nel bene e nel male!

Tutti a San Siro domenica per blindare il sesto posto contro la Fiorentina!