Lo dico chiaramente fin da subito: non credo che Leo Messi vestirà la maglia della Juventus. Per come la vedo io ci sono per il talento argentino solo due opzioni: il Manchester City del suo primo mentore Pep Guardiola o un Barcellona de-Bartoumeizzato. Mi diverte comunque pensare ad un possibile scenario che veda la Pulga e CR7 giocare nella stessa squadra e, in fin dei conti, pensieri simili passano per la mente del patron bianconero Andrea Agnelli, perché se le mie sono semplici speculazioni di un tifoso da ombrellone, quelli di AA sono ragionamenti figli di una mentalità che impone il dovere di provare a prendere Messi.

Cosa potrebbe accadere quindi se ciò si dovesse per puro caso verificare? Dubito fortemente esistano problematiche di natura tattica, per tipologia di ruolo e interpretazioni tattiche, Messi e CR7 potrebbero giocare in un 433 dove il primo è largo a destra e il secondo speculare a sinistra, con un falso nueve come Dybala che si troverebbe a vivere il sogno di molti giovanissimi, dividendo l'attacco con i due calciatori migliori al mondo (un po' come il Tom Becker di Holly&Benji che giocava con Mark Lenders e Oliver Hutton) ipotesi che, per assurdo, potrebbe persino spingere il DS Fabio Paratici a metter fine alle trattative per la ricerca di una prima punta d'esperienza, a vantaggio di un giovane come Kean o Pinamonti, che più facilmente accetterebbe un ruolo da comprimario di un attacco stellare. Per i nostalgici del trequartista, invece, ecco l'opzione di rivedere un vero 10 tutto estro e fantasia, agire nella metà campo offensiva, fornendo assist golosi e trovando il gol in modo altrettanto facile, con la medesima licenza d'inventiva e libertà di movimento di cui ha goduto da quando Guardiola se lo inventò falso nueve invertendolo con Eto'o in quel Real Madrid - Barcellona 2-6 del Maggio 2009.

Ad occhio e croce lo vedo meglio in campo in situazioni come quelle precedentemente descritte, piuttosto che chiedergli di difendere a centrocampo in un 3-5-2, ma rispetto le opinioni di tutti. Comunque sia, mi sembra di poter affermare che da un punto di vista tecnico-tattico, non ci sarebbero grosse difficoltà nell'inserimento per Andrea Pirlo. Semmai potrebbe essere difficile far convivere due divinità carismatiche come sono il fenomeno di Funchal e il genio di Rosario, e qui non partirei prevenuto sul fatto che una società come la Juventus non sia in grado di gestire la faccenda, anzi, credo che se esiste un club al mondo talmente serio e competente da convincere Messi e Ronaldo a mettere da parte il proprio ego per mettersi al servizio della squadra, questo è quello bianconero.

Il ragionamento prende una piega ancor più interessante se lo si osserva dal punto di vista dei ricavi, aspetto che Agnelli tiene sempre in forte considerazione e per cui ha preso decisioni molto forti nell'ultimo periodo, una su tutte l'allontanamento a Luglio del CFO Marco Re e la conseguente promozione del vice Stefano Bertola. Non c'è bisogno di spiegare che Messi e Cristiano Ronaldo siano i giocatori più seguiti al mondo e che la loro presenza in squadra, oltre ad un enorme spesa sui loro stipendi, attrarrebbe un numero considerevole di sponsor e una volontà d'investimento dei suddetti che potrebbe, perché no, consentire di raggiungere quel obiettivo spesso citato dal Presidente sempre passato sotto traccia nei giornali e deriso da diversi appassionati: essere il primo club al mondo a superare il miliardo di euro di fatturato. Le conseguenze di simili ricavi possono essere lette anche da un punto di vista sportivo: un aumento considerevole delle entrate assicurerebbero capacità d'investimento incredibili per i prossimi anni, sia nelle strutture che sul campo.  Posto quindi, che non ci sarebbero preclusioni di natura tattica che impediscano ai due fenomeni di giocare assieme, e che la loro partnership consentirebbe un fortissimo incremento economico, dirò una cosa che ai più sembrerà assurda, e magari lo è, lascia ai giornalisti veri l'onore della smentita: avere Messi e Ronaldo in squadra per un paio d'anni, assicurerebbe il dominio per i prossimi dieci, anche se non dovessero alzare la Champions assieme.