A quanto pare ci siamo: la Juventus ha terminato il casting per l'attacco e i due finalisti rispondono ai nomi di Luis Suarez e Edin Dzeko. Il fattore tempo sarà determinante per la decisione finale, i bianconeri infatti devono potenziare l'attacco ma non possono permettersi di tirarla troppo per le lunghe con l'inizio di stagione oramai alle porte, per questo motivo ci si aspettano notizie dalla Continassa già nei prossimi giorni. 

DZEKO - Integrità fisica e conoscenza del campionato, 34 anni prima punta di posizione con capacità di giocare spalle alla porta e far salire la squadra, fra Wolfsburg, City e Roma ha messo a segno 263 gol e fornito 124 assist in un totale di 553 partite. La sua cronaca infortuni racconta di un giocatore integro fisicamente con appena 23 partite perse in 17 anni di carriera. Non è un mistero che sia il preferito di Pirlo, il quale vene nel bosniaco la punta ideale per sviluppare la sua filosofia di gioco. Roma e Juve paiono aver raggiunto un accordo sulla base di 10 milioni + 2 di bonus, mentre ancora non è chiaro il compenso del calciatore. Si sa che il contratto sarà biennale, perché la Juve è alla ricerca di un profilo vendibile/terminabile nei prossimi due anni in virtù di un colpo futuro (leggi Haaland) ma ancora non sono certe le cifre; probabili 5 milioni più bonus per un totale di 7.5 milioni. Fosse per i bianconeri il ragazzo sarebbe già a Torino, a rallentare il tutto la trattativa per il sostituto di Dzeko: Arkadiusz Milik. Roma e Napoli sembrano vicini ad un accordo sulla base di uno scambio di giocatori, il polacco a Roma e Under più il giovane Riccardi (occhio a questo ragazzo) a Napoli, ma gli intrecci del calciomercato rischiano di creare garbugli che spesso si risolvono in un nulla di fatto. 

SUAREZ - Tecnica sopraffina e mentalità vincente, 33 anni, oltre 400 gol in carriera, 1 campionato uruguaiano, 1 coppa d’olanda, 1 coppa di Lega inglese, 4 Liga, 4 Coppe di Spagna, 2 Supercoppe di Spagna, 1 Uefa Champions League, 1 Supercoppa UEFA, 1 Coppa del mondo per club e 1 Copa America. Il curriculum di Suarez descrive il profilo di un campione affermato. Tecnicamente parlando è forse nella Top 3 degli attaccanti più forti al mondo e ha la capacità, non così scontata, di reggere la pressione di maglie importanti anche quando si trova a condividere il reparto con uno dei giocatori più forti della storia, senza finirne oscurato o soffrire di mal di pancia. Con Dybala e Ronaldo formerebbe quindi un attacco stellare, mescolando quella fantasia e ferocia latina che Higuain ha dimenticato da ormai due anni. Da non trascurare l'abitudine a giocare determinate partite, affinata negli anni da una mentalità sempre più vincente. Un giocatore simile riporterebbe a galla una cattiveria agonistica che alla Juve pare sopita dai tempi di Tevez, fatto che è stato l’anello debole nelle utlime due stagioni e che è sinonimo di quella parola, entusiasmo, citata a più riprese dalla società. Unico dubbio, l’infortunio al ginocchio che ha tenuto l'uruguaiano fuori per 150 giorni nell'ultima stagione, la Juventus non può permettersi di contrattualizzare a cifre importanti (la richiesta di Suarez si aggirerebbe fra gli 8 e i 10 milioni) un giocatore poco integro fisicamente, non dopo l'esperienza Khedira.