L'Algoritmo, l'algoritmo!!!! "Il giocatore l'ha scelto l'algoritmo!!".
Ma cos'è sto algoritmo? Un'idea ce la siamo fatti tutti guardando il film Moneyball, con Brad Pitt, ma lì si parlava di baseball, ma il calcio europeo è qualcosa di abbastanza diverso.
In primo luogo non è un'intelligenza artificiale che trova i giocatori migliori. Soprattutto perchè il concetto di giocatore migliore non è quello a cui siamo abituati noi tifosi di calcio. Per noi il giocatore migliore è colui che ha estro, potenza, senso della posizione, visione di gioco. Per noi sono gli Mbappè, i Ronaldo, i Maradona, i Riva, i Maldini, i Pelè. Per l'algoritmo, no. L'algoritmo analizza una serie di parametri per ogni giocatore, per ogni ruolo, e ne crea un modello teorico di gioco, cioè come e cosa farà il giocatore in una certa situazione tattica.
Questo modello teorico di gioco deve andare a inserirsi nel modello tattico che il Mister ha già in testa, sia lato modulo di gioco che come devono svolgersi le varie fasi di gioco. Più i due modelli sono allineati, più il giocatore è funzionale e adatto alla formazione. Lo scouting deve poi fornire le varie informazioni per la valutazione (in che campionato gioca? Qual è il "coefficiente di difficoltà" che il giocatore ha affrontato? etc...), per dare una rappresentazione più realistica della capacità del giocatore di portare realmente il contributo teorico definito dal modello alla squadra (negli USA, con una sola lega per sport, questo problema è molto minore).
In ultimis, il General Manager deve approvare il costo del giocatore e procedere con l'acquisto. Se il limite di spesa è illimitato, allora arriveranno gli Haaland ed il Bellingham di turno, perchè le loro caratteristiche difficilmente non andranno a combinarsi con i vari modelli di gioco. Se il budget è limitato, arriveranno giocatori il cui nome non dice nulla a nessuno.
E se il "giocatore migliore" si rivela non funzionale al gioco, allora viene ceduto senza grossi rimpianti per comprare chi funzionale al gioco lo è.

E' un approccio al calcio molto diverso da quello a cui siamo abituati, dove i giocatori li compra il Padrone e gli allenatori devono solo allenare, o dove l'allenatore detta chi vuole ed il Padrone di turno mette i soldi e basta.
Ma credo che sia anche l'unico approccio rimasto per squadre con basse capacità di spesa e grandi ambizioni per competere nei calcio Europeo con corazzate senza limiti di spesa.
Certo, è tutto più asettico e incomprensibile, elimina molto del romanticismo che associamo sempre al calcio, ma ormai purtroppo, "sono gli affari, ragazzo!".