E fu così, che di colpo, in una giornata di fine gennaio, i tifosi milanisti si svegliarono dal loro torpore.
In un solo giorno abbiamo scoperto che la Juve prende Vlahovic, l'Inter prende Gosens e il Milan prende... tempo. Anzi no, perde sicuramente Kessie, fresco sposo del Barcellona. Ma a giugno, gratis. Mica come la Fiorentina che impone a Dusan di andare via ora, guadagnandoci in due. Abbiamo la schiena dritta noialtri!

Il tifoso del Milan può essere semplicemente diviso in due: chi è tifoso della prima ora, più in là con gli anni, che ha vissuto i cicli vincenti di Sacchi, Capello, Ancelotti, e continua a mal digerire e sposare le vedute della società e della dirigenza. E poi c'è il tifoso più giovane, quello che quelle vittorie lì e quel Milan lì non li ha vissuti sulla propria pelle e nel proprio cuore, e quindi si accontenta, dopo anni di magra, di essere arrivata seconda dietro l'Inter e sperare di centrare la qualificazione in Champions per qualche anno consecutivo per sperare di tornare a vincere.
Aspettando tra l'altro anche uno stadio che non si sa se e quando verrà costruito.
Soprattutto questa seconda tipologia di tifosi, che non mi sento di giudicare, né di sminuire, perché amano il Milan tanto quanto i primi, si accontenta di vedere qualche bella partita, di vedere il Milan annientare la Roma di Mourinho (che le ha prese anche dal Venezia e dal Bodo Glimt quest'anno) salvo poi inciampare in partite assurde come quella con il Sassuolo (1-3 in casa), lo Spezia (2-1) o Udinese (1-1 al fotofinish).
Il Milan non si capisce cosa voglia essere: vuol fare il Milan o vuol fare il Lipsia? Perché la storia tra il Milan ed il Lipsia richiede la necessità di non cadere in facili ed innaturali commistioni... perché il Milan, con il Lipsia, non c'entra proprio niente.
Il Milan non è un vivaio dove far crescere ragazzi sconosciuti nella speranza che diventino qualcuno per fare player trading... anche perché di trading vero e proprio in questi ultimi 3 anni non ne abbiamo visto mezzo: a parte Hauge, venduto in Germania per 12 milioni dopo averlo pagato 4, non abbiamo fatto altro che perdere giocatori a zero.
Se per Donnarumma è vero che non c'erano grandi margini di manovra, nè volontà da ambo le parti, per Chalanoglu forse si poteva fare uno sforzo in più, quantomeno per non regalarlo all'Inter, avviata a vincere la seconda stella quest'anno. E certamente non è concepibile effettuare il medesimo errore con Kessie e Romagnoli.
Se la perdita a zero di Romagnoli può anche essere compensata da un altro difensore di fascia media (abbiamo visto che Kalulu, con qualche partita di continuità può esserne un valido sostituto) l'ivoriano è uno che gli equilibri li sposta, ed ha solo 25 anni. Kessie è uno che oggi gioca titolare nel centrocampo di tutte le squadre del Mondo. Dobbiamo essere onesti su questo punto.
Perdere Kessie per qualche milione di stipendio e di commissione ti costringerà a spenderne almeno 30 sul prossimo mercato estivo per rimpiazzarlo adeguatamente: sempre che questa sia la reale volontà del club... perchè io ormai non ne sono più tanto convinto del fatto che la società voglia tornare a vincere realmente.
E certo, perchè altrimenti non si spiegherebbe come mai dopo due mesi dall'infortunio di Kjaer e dai nuovi problemi al ginocchio di Tomori, non siamo ancora riusciti a prendere un difensore. O volete venirmi a dire che il problema è non togliere spazio a Kalulu e Gabbia?
E soprattutto, come si fa ad avere un attacco composto da Ibra e Giroud? 76 anni in due, e come se non bastasse, di Giroud si sapeva sia che non fosse un grande finalizzatore, e soprattutto che ama giocare con una seconda punta vicino, pronta a raccogliere sponde e spazio da lui creati.
Perchè il Milan nella scelta degli attaccanti debba avere solo estremi (o vecchi o giovani sconosciuti come Pellegri e ora Lazetic) non è dato saperlo.
Perchè il tifoso milanista non possa avere un attaccante da 20 gol? E soprattutto tra i 23  i 28 anni?
E non si capisce come mai in estate all'ultimo giorno di mercato ci si sia ridotti a prendere, in prestito, sulla fascia destra, la terza scelta Messias di 30 anni.
Ce lo hanno spacciato come miracolo sportivo, ma ora si sta rivelando per quello che in realtà è: una poracciata.
Ora, rispondiamo a Gosens e Vlahovic con Lazetic (niente di personale contro il ragazzo) e, forse, Thiaw (salvo sentirci dire che le richieste di 8 milioni sono proibitive per le nostre casse).
E non si capisce come società ultra indebitate, con rossi in bilancio spaventosi, continuino imperterrite ad effettuare acquisti multi milionari, ricorrendo senza colpo ferire ad aumenti di bilancio, a prestiti a tassi altissimi, a bond, a rinegoziazioni del debito.
Il rischio, ed il peccato mortale, è che cedere il passo alla vittoria quando ormai mancava pochissimo per raggiungerla, e vedendo vincere lo scudetto alla peggior squadra che sia riuscita a vincerlo nella storia della Serie A (perchè non dovete venire a raccontarmi che questa Inter, priva di campioni, e con un mister normalissimo in panchina, sia una squadra imbattibile), è drammatico per il tifoso milanista medio. E badate bene, che passare dal vivacchiare al secondo-terzo posto, a tornare quinti-sesti è un attimo, con tutto ciò che ne consegue.

Tutto questo mi porta a credere che il vero ed unico progetto di Elliott non sia vincere, ma solo sistemare il bilancio, costruire lo stadio e vendere. Perchè arrivare secondi o quinti non interessa più di tanto (alle mancate entrate della Champions si bilancerà con i minori acquisti nei mercati e qualche cessione in più).
E questo si vede dal fatto che politicamente contiamo zero, perchè "contare" non interessa a nessuno: altrimenti non si capisce perchè veniamo sistematicamente penalizzati dall'arbito (vedasi fuorigioco assurdo di Giroud contro il Napoli, il gol annullato contro lo Spezia, il rigore non dato a Calabria contro la Juve, identico a quello dato al turco nel derby), perchè i nostri calciatori vengono sistematicamente spernacchiati dalla stampa (immaginate se Tomori, Tonali, Calabria e Leao fossero della Juve o dell'Inter) o perchè dobbiamo giocare 3 volte su 3 dopo 24h dalla partita dell'Inter in casa. Mistero della fede, anzi no... presa di coscienza!
E sia che Maldini e Massara lo ripetono da due anni in ogni intervista: l'obiettivo non è arrivare al punto più alto, alla vetta, ma avere un bilancio bello, anzi bellissimo!
Ma questo, ai tifosi, non interessa assolutamente... sappiatelo.