Caro Mister,

come va? Credo non tanto bene dopo la partita di domenica pomeriggio.

Credo vada ancora peggio dopo la vittoria dell'Inter su un Lecce forse troppo molle e troppo a viso aperto, venuto a Milano a "giocare" a calcio, e non a difendersi e ripartire come molte "piccole", e non solo, fanno.

Forse va addirittura in malora se pensiamo che da una parte, ad Udine, tutti i nuovi erano in panchina, mentre al Meazza segnavano i nuovi Sensi e Lukaku.

Che festa per l'Inter, e che disfatta per il Milan.
Ultimamente va così, va sempre così ogni volta che può andare bene per qualcuna delle nostre avversarie e male, anzi peggio, per la nostra squadra.

Nel dopo partita l'ho vista affranta e scoraggiata, non aveva il solito piglio autorevole e ieratico che le appartiene, e che le hanno assegnato di giustezza il termine di Maestro.
L'ho vista confusa e spaesata, ma forse era solo terribilmente incazzato.

Probabilmente l'andamento di Udinese-Milan lo aveva previsto in cuor suo, lo aveva presagito... eppure ci è rimasto male lo stesso.

Di certo molti di noi tifosi lo avevano temuto un esordio del genere, su un campo del genere, contro una squadra fisica e rocciosa del genere, che si può battere o con giocate rapide, veloci di testa e di gamba, movimenti stretti e idee precise, o contro cui si va a sbattere se si pratica un calcio lento, prevedibile, immobile.

I nostri non correvano. I nostri erano sulle gambe. Ho sostanzialmente visto tutte e 10 le partite della prima giornata di Serie A, e probabilmente avremmo perso contro chiunque.. o almeno sicuramente non vinto. Neppure in casa, neppure contro il Lecce.

Troppa la distanza fisica e di condizione con le altre di A: eravamo piantati per terra, e si sa che quando le gambe non girano la testa non va e gli occhi non vedono bene: da qui si spiega la prestazione pessima di Calabria, di Suso, di Piatek... ma non spiegano l'impalpabilità e la sostanziale inutilità di gente come Borini, Rodriguez, Castillejo, e probabilmente del turco, che ha ormai imboccato la strada dell'oblio calcistico.

Ecco, abbiamo troppi giocatori inutili, che non sono né carne né pesce. Gente che non può giocare nel Milan, mai, nemmeno in emergenza.

Le consiglio di essere comunque più coraggioso, di non commettere lo stesso errore di mister Gattuso, sempre dimesso e arrendevole nelle conferenze (veda Conte con quale bava alla bocca parla in conferenza e durante la partita), persegua la sua idea di calcio, e se i nostri proprio non ce la fanno (ricordiamo che Caprari, Quagliarella, Defrel, Saponara ci riuscivano benissimo) beh, ne adotti un'altra, basta che non sia dei soliti esterni non esterni a piede invertito.

Al Milan la squadra è incompleta, manca una seconda punta vera, manca un trequartista vero, manca fisicità, manca velocità di pensiero, manca coraggio e manca arroganza e cattiveria. Manca esperienza.

Manca tempo, perché cambiare 3 proprietà, tre dirigenze, tre allenatori e tre Direttori Sportivi differenti in 3 anni è qualcosa di allucinante e deleterio. Speriamo di essere atterrati sul terreno della stabilità, almeno per un po'.

Poche idee chiare e tranquillità, di questo e solo questo abbiamo bisogno.

Domenica ci aspetta una partita, che non è una partita e basta: è una guerra, il primo vero dentro o fuori, il primo "chi sono io e chi sei tu". Non vincere contro il comunque ottimo Brescia sarebbe disastroso, a livello psicologico e umorale, a livello di immagine e aprirebbe un fianco pericolossissimo ad una stampa mai generosa e benevola con il Milan (basti pensare a come sia stato trattato il rigorissimo di Samir, ai sorrisini superficiali degli amici giornalisti).

Domenica deve mettere la miglior formazione possibile, deve inserire Bennacer, Kessie, Leao e Paquetà dietro le punte, con Chala a sinistra, ma se possibile sostituirlo con Bonaventura o Krunic.

Noi tifosi vi saremo vicini comunque e a prescindere.


Forza mister e forza Milan!