Chi ha visto la partita di domenica pomeriggio, si è accorto che oltre al grave ritardo di condizione, il Milan di Giampaolo aveva un gravissimo problema: i movimenti senza palla ad ispirare un gioco verticale, con la conseguente inoffensività di Piatek.

Questi esposti di seguito i problemi principali:

  • terzini troppo bassi, aspetto che nel gioco del nostro mister non deve assolutamente accadere: se per Calabria la condizione fisica può essere un'attenuante, non lo è per Rodriguez, apparso da sempre con il braccino corto e sostanzialmente molto pigro ad accompagnare la fase offensiva;
  • il regista non fa il regista: chi gioca in quel ruolo deve avere delle caratteristiche ben definite, ovvero avere coraggio e farsi dare la palla anche in momenti di difficoltà, voltarsi subito e saltare il primo pressing avversario o smistarla di prima su terzini alti (si ritorna al problema precedente), e verticalizzare rapido; ora, il fatto che Chalanoglu sia dotato tecnicamente (cosa che in 3 stagioni ha fatto vedere solo a sprazzi) non lo rende automaticamente un buon regista, anzi! Chi fa quel ruolo deve avere un'attitudine particolare, o quantomeno deve aver "studiato" quel ruolo per tante partite e numerosi allenamenti.
  • Suso non è un trequartista, o perlomeno per diventarlo deve sudare ancora parecchio: spesso confinato in una determinata porzione di campo (ma anche alcuni mostri sacri lo erano, come Dinho e Robben) pare poco propenso a lavorare sull'intero fronte offensivo e alla giocata di prima, il che porta le punte a effettuare dei movimenti che raramente vengono premiati; risultato? rallentamento enorme del gioco, sterilità offensiva e prevedibilità.

Ora, come si può ovviare a tutto questo, se considerassimo che ormai agire sul mercato sarà quasi impossibile?

Con il modulo del 4-2-3-1 di Allegriana memoria e naturalmente Suso e Chalanoglu in panchina: Donnarumma in porta; Conti, Romagnoli, Musacchio e Rodriguez (ma sarebbe preferibile Theo Hernandez, se recupera) sulla linea difensiva; centrocampo a due con Bennacer e Kessie, Leao (esterno destro), Paqueta (centrale) e Bonaventura (esterno sinistro) dietro l'unica punta Piatek.

Perché questa formazione? Perché oltre a garantire la presenza due terzini dotati (teoricamente) di una maggiore propensione offensiva, doti la mediana di un centrocampista tuttofare e di rottura (Kessie) e di un regista bravo sia in fase d'interdizione che in fase d'impostazione (si è visto subito nei dieci minuti di gioco contro l'Udinese ma anche durante tutta la Coppa D'Africa).

La fase offensiva verrebbe affidata all'estro di Paquetà, alla freschezza atletica e voglia di spaccare il mondo di Leao (veloce e abile nel dribbling) e all'esperienza e carisma di Jack (mancanza assai grave nella passata stagione), bravo anche negli inserimenti.

Piatek avrebbe tre uomini dietro di lui ad alleggerirgli la pressione della difesa avversaria, ed una maggiore possibilità di dialogo e scarico della palla. Tutto ciò a patto di una condizione atletica da ritrovare e di una squadra che sappia essere più alta (la nostra difesa nella metà campo avversaria, tipo Atalanta) e corta tra le linee.

Questa, e solo questa, al momento potrebbe essere una soluzione che in colpo solo spazzerebbe via molti dei nostri problemi... ma si sa, è facile essere allenatore dietro lo schermo del pc del tuo ufficio.

Aspetto, ovviamente, i vostri pensieri.