“Angolo per il Lecce, batte Rodriguez, respinge Cuadrado… destro di Hjulmand… palooo!!!” La serata di Sabato 29 Ottobre, ha rischiato di diventare un Halloween anticipato per la Juventus, impegnata contro il Lecce allo stadio comunale Via del mare.

Una Juventus che è scesa in campo ancora una volta priva di tanti titolari: Bremer, Chiesa, De Sciglio, Di Maria, Paredes, Pogba e Vlahovic ai quali si è aggiunta l’improvvisa assenza di Manuel Locatelli, chiamato fuori a causa di problemi personali. Come se non bastasse durante il match, esattamente all’intervallo, Weston McKennie è stato costretto a cedere la propria casacca a Nicolò Fagioli per via di un problema fisico la cui entità è ancora da accertare: non si capisce infatti se si tratta di uno stiramento o di una semplice contusione.
L’ennesima sventura in fatto di infortuni che, tuttavia, ha aperto la strada ad una partita che fino a quel momento era stata ben incartata dai Leccesi.
Lo avevo sottolineato nello scorso articolo di come, a dispetto della classifica, i salentini vantano una buona difesa: è stato solo grazie ad una magia del subentrato Fagioli che la palla ha superato la linea di porta avversaria.
Una partita che a livello di gioco non è stata mai messa in discussione, se non con il già citato palo di Hjulmand colpito all’88°. Tutte le statistiche sono state a favore dei bianconeri, e cito le più significative come il 64% di possesso palla e i 13 tiri di cui 5 in porta contro gli 0 in porta dei leccesi! Insomma una partita a senso unico che, proprio per l’eccellente fase difensiva dei salentini, era rimasta in stallo dal punto di vista realizzato.

E invece, grazie alla “Bella Gioventù” bianconera (per utilizzare le parole di Emanuele Gamba apparse su La Repubblica) lo stallo si è trasformato nella gara che ha consegnato alla Juventus la prima striscia positiva di 3 risultati di fila in campionato!
L’asse Iling Jr - Fagioli, che in due contano meno anni di Ibrahimovic, si è rivelato provvidenziale con il primo che, proprio come contro il Benfica, è entrato subito in partita e dopo una serie di finte ha servito un assist prezioso e per nulla banale, una sorta di no-look, per il secondo che, con un gol di DelPieresca memoria,  ha incantato tutti gli spettatori!
Oltre a quello di McKennie, altra nota dolente è stata l’ennesimo infortunio, non muscolare, patito da Iling Jr: Federico Di Francesco, centrocampista del Lecce e figlio d’arte, è entrato duramente sulla corsa dell’inglese, storcendogli la caviglia; un infortunio che terrà il talentino bianconero lontano dalla Juventus fino al 2023, ovvero fino alla ripresa del campionato dopo la sosta mondiale. Non lo terrà invece lontano dalla Juventus Next Gen, impegnata nel campionato di serie C e che, a differenza della serie A, non si fermerà per la pausa mondiale. Il suo completo recupero è infatti previsto in 20 giorni.
Sempre nel match di Via del Mare è da sottolineare la gara di Federico Gatti: una prestazione robusta e di qualità, con addirittura frequenti incursioni nella trequarti avversaria; piano piano il campo ci sta svelando le qualità di questo ragazzo.

Verso la Champions

Portato a casa il risultato in campionato, è stato subito il tempo di voltare pagina arrivando così all’ultimo capitolo stagionale della Champions League che ha visto i bianconeri contrapposti parigini del PSG; oltre al puntellamento del 3° posto, valevole come pass per Europa League, la partita avrebbe dovuto dare una risposta convincente alla disastrosa debacle andata in onda nei primi 70 minuti del match di Lisbona. Risposta che c’è stata nella prestazione, nel carattere, ma non nel risultato (che poi è l’unica cosa che conta).
Ma procediamo con ordine! I giorni e i minuti a ridosso della partita hanno visto un susseguirsi di voci sempre riguardanti gli infortuni:

  • Pogba, che si è ulteriormente infortunato per via di affaticamento muscolare; infortunio che, per l’appunto, si sovrappone a quello già in essere riguardante il menisco e per il quale la Juventus e Rafaela Pimenta, agente del giocatore, hanno diramato due comunicati disgiunti nei quali certificano l’impossibilità di rivedere in campo il francese prima del 2023… addio dunque a quest’ultima parte di campionato e al mondiale.
  • Nella conferenza pre-gara, alla domanda di Gianluca Oddenino de La Stampa sul numero considerevole di infortuni muscolari registrati dai giocatori della Juventus nel corso della stagione, Allegri per la prima volta ha aperto ad un’ammissione di colpa pronunciando la oramai famosa frase ripresa poi da tutte le testate giornalistiche sportive: “sicuramente avremo sbagliato qualcosa”! Tuttavia è importante sottolineare l’antefatto a questa affermazione che, invece, rimanda più ad uno scarico di responsabilità: la teoria espressa da Mister Allegri è che a causa degli infortuni che hanno tenuto fuori 3 titolari sin dall’inizio della stagione, si è scatenato una specie di effetto dominio sui giocatori rimasti disponibili che, in una stagione così fitta di partite, nell’opera di sopperire alle assenze dei titolari designati, hanno a loro volta subito affaticamenti e problemi muscolari. Tutto questo per spiegare che il peccato originale non è stata la cattiva preparazione atletica, ma la sfortuna che ha portato ad un immediato deficit di uomini, dal quale poi sono scaturiti tutti i problemi che oramai conosciamo. Personalmente questa spiegazione mi convince a metà: potrebbe essere vera per qualcuno, ma non certo per tutti!
  • Kean, che a pochi minuti dall’inizio della sfida di Champions viene segnalato come non convocato per via di una infiammazione al retto femorale, in un punto già soggetto ad un passato infortunio.

Arrivati dunque alla sera di Mercoledì, quella contro il PSG è stata una partita dalle due facce:

  • Da una parte ha fornito risposte positive per intensità, propositività e approccio generale della squadra alla gara.
  • Dall’altra invece è mancato purtroppo il risultato.

I transalpini hanno superato i bianconeri grazie ad una giocata ipersonica di Mbappè (dribbling e tiro secco), e ad una sortita solitaria di Mendez che al 68° ha approfittato di un momento di distrazione di Cuadrado per sorpassarlo alle spalle e trafiggere Szczesny senza troppi problemi.
Una partita che, personalmente, mi vedeva concentrato anche sul risultato di Haifa, almeno fino al 60° quando è iniziata la goleada lusitana. I bianconeri hanno provato molte volte a timbrare il cartellino, soprattutto dalla distanza, andandoci vicino con Miretti, Locatelli (2 volte) e Bonucci.
Alla fine saranno 15 i tentativi di tiro fatti registrare dai ragazzi di Mister Allegri, più del doppio rispetto a quelli di Messi e compagni, che tuttavia hanno centrato più volte la porta, 5 contro le 2 bianconere.
È proprio sulle prestazioni di Locatelli e Bonucci che voglio soffermarmi: il capitano juventino, a parer mio, ha fornito una prestazione di grande qualità, mettendo nella gara una buona fase difensiva, aperture di gioco precise e soprattutto il Gol che è valso il momentaneo pareggio della Juventus; una risposta convincente dopo il personale sprofondo registrato contro il Benfica.
Manuel Locatelli invece, rientrato dopo l’assenza di Lecce, è stato a mio avviso il migliore dei bianconeri per distacco, secondo solo a Mbappe se consideriamo anche gli 11 parigini; una prestazione totale, fatta di sostanza, corsa e qualità.

Altre prestazioni positive sono state quelle di:

  • Fagioli, che ha giocato con precisione un gran numero di palloni, dando seguito alle buonissime sensazioni di Lecce.
  • Kostic, che sulla fascia si è dato da fare fornendo un buon numero di cross, purtroppo non capitalizzati dall’attacco juventino!

Ma la nota più lieta di tutte è stata sicuramente il rientro in campo dopo 10 mesi di Federico Chiesa, che ha sorpreso un po’ tutto il popolo bianconero.
Nello scorso episodio avevamo fatto riferimento all’articolo di giovedì 27 Ottobre uscito su Tuttosport a firma di Marina Salvetti, titolato “Juventus, per Chiesa nuovo test. Lecce o Psg, Allegri valuta”, salvo poi venire smentito qualche ora dopo dallo stesso Allegri che, nella conferenza stampa Pre Lecce e in riferimento aduna possibile convocazione del 7 bianconero ha dichiarato testuali parole “Per Mercoledì Impossibile”. Evidentemente la giornalista ha egregiamente svolto il proprio lavoro e sapeva da fonti certe che qualcosa stava bollendo in pentola.
Accolto da un mega boato, Chiesa ha ben impressionato nella 20ina di minuti in cui è sceso in campo, partecipando a diverse azioni e non sottraendosi a contrasti e situazioni concitate, segno di una forza mentale non indifferente.
Una notizia importante in vista del 2023 e per il finale di questa prima parte di stagione.
Sarà dunque Europa League, un trofeo che, stando alle parole di Allegri nella conferenza post gara, non è una consolazione ma certifica il fallimento ed il rammarico di non essere arrivati tra le migliori 16 squadre d’Europa! 

Il Derby d'Italia

Campo che invece ci catapulta alla sfida di Domenica contro l’Inter per un Derby d’Italia che si preannuncia avvincente.
Nell’ultimo periodo per la Juventus non è andata benissimo contro i neroazzurri, che ci hanno sconfitto ripetutamente in campionato e nelle due finali di Supercoppa e Coppa Italia.
Sarà dunque un grande match la cui vittoria per la Juventus significherebbe un rilancio direzione lotta alle prime posizioni, mentre per l’Inter certificherebbe tutte le buone cose fatte vedere nell’ultimo mese.
Sinceramente pensavo che con le assenze di Lukaku e Brozovic la squadra nerazzurra sarebbe implosa, ed è stato così per qualche partita; tuttavia, e da tifoso bianconero SPIAZE ammetterlo, Mister Inzaghi ha ritrovato la giusta quadra portando a casa una vittoria di prestigio contro il Barcellona e la qualificazione in quello che forse è stato il girone più difficile dell’intera Champions League.
Onore all’avversario dunque che dovrà tuttavia affronterà una Juventus forte dei rientri di Bremer, Di Maria e Vlahovic.
Se lo staff bianconero valuterà buone le condizioni atletiche del brasiliano, ipotizzo che gli 11 titolari potranno essere Szczesny, Danilo,  Bremer, Gatti, Alex Sandro, Locatelli, Rabiot, Fagioli, Cuadrado, Kostic e Milik, con Vlahovic, Chiesa e Di Maria pronti a subentrare a gara in corso!
Nella mia ipotetica formazione titolare ho scelto Gatti e non Bonucci, perché lo reputo più adatto per caratteristiche fisiche a marcare Dzeko.

I rischi della partita

Da tenere particolarmente d’occhio Barella, giocatore in stato di grazia e reduce da prestazioni e goal straordinari. Per contenerlo e disinnescarlo, le possibili soluzioni tattiche annotate sul taccuino di Massimiliano Allegri potrebbero essere due:

  • La prima è quella di farlo controllare nei movimenti senza palla a zona da Locatelli e Rabiot, lasciando a Fagioli e Miretti il compito di pressare il regista di turno.
  • La seconda è quella di mettergli a uomo Rabiot, l’unico del centrocampo bianconero in grado di tener testa per corsa e contrasti al talento di Cagliari.

Altro pericolo da disinnescare sarà il destro di Calhanoglu: il turco ha dimostrato di poter far male dalla distanza con potenza e precisione, e se i giocatori juventini non stringeranno con intensità le larghe maglie del campo, il rischio è quello di lasciare pericolosi spazi per il tiro bizantino!
Il tutto senza dimenticare un certo Lautaro Martinez che è diventato un giocatore solido e di esperienza, pronto a creare scompiglio in qualsiasi momento dentro l’area bianconera grazie ai suoi movimenti e alle sue giocate di qualità.
Ancora non è chiaro se Brozovic sarà della partita: rientrato parzialmente in gruppo nella giornata di giovedì 3 novembre, in caso di convocazione potrebbe senza dubbio rappresentare un ulteriore valore aggiunto per la compagine milanese.

Le Possibilità

Parlato dei rischi, analizziamo anche le possibilità: l’Inter è indubbiamente una squadra che grazie a uomini di corsa come Barella e Martinez, sa giocare bene di ripartenza. La Juventus dovrà fare dunque una partita si di intensità, ma anche abbastanza accorta per non lasciare troppo campo ai nerazzuri.
Inoltre De Vrji, Skriniar e Bastoni hanno già dimostrato che, se messi debitamente sotto pressione, possono concedere molto agli attacchi avversari e i 17 goal subiti nelle prime 12 gare ne sono la riprova.
La Juventus dovrà insistere sui tiri dalla distanza fatti vedere contro il PSG, cercando questa volta più precisione: aggiustando la mira di qualche centimetro la partita contro il PSG avrebbe avuto un altro verdetto e gli estremi difensori neorazzurri non sono certo insuperabili.
Per come leggo il calcio io, se confermato tra i titolari, sarà la partita di Miretti. Oramai parliamo di questo giocatore come se fosse un veterano, dimenticandoci che ha 19 anni appena compiuti. Sono convinto che le recenti delusioni (vedi Parigi all’andata) e le recenti esperienze su campi importanti, lo faranno trovare pronto per una grande prestazione nel Derby d’Italia.
Come sempre, anche questa volta il tempo sarà giudice!

Direi che per oggi è tutto, abbiamo toccato davvero tanti argomenti tralasciando alcune chicche come la Superlega di cui si è tornato a parlare negli ultimi giorni e il caso plusvalenze che ha continuato a tenere banco; tutti argomenti dei quali parleremo durante la pausa mondiali.
Un abbraccio virtuale da Jubit e Fino alla Fine, Forza Juventus!
A venerdì prossimo...