Benatia, Pijaca, Dani Alves, Pijanic e dulcis in fundo il Pipita Higuain. Basterebbe solo questo elenco per far sì che le speranze di tutte le pretendenti al prossimo titolo di Seria A scemino in una mesta rassegnazione. Rassegnazione di raggiungere al più il secondo posto. E come potrebbe essere diversamente con la corazzata che la Vecchia Signora sta costruendo. Tuttavia, seppur da sportivo quale mi ritengo devo fare i complimenti alla strategia di mercato juventina, credo e spero che non tutto sia perduto. Faccio un esempio: Nei primi anni 2000 il Real Madrid era in piena campagna societaria votata all’acquisto. Inizialmente tutte sembrava procedere come da piani con l’arrivo dei vari Ronaldo e Zidane con le conseguenti vittorie in Liga e Champions. Negli anni che seguirono il presidente Pérez acquistò un numero spropositato di giocatori ma non riuscì a vincere un trofeo importante dal 2004 al 2007. Il Real Madrid insegna che nel calcio, a volte, avere nomi altisonanti e strapagati non corrisponde con la vittoria. È vero, il mio è un auspicio, un modo per esorcizzare quella aura di onnipotenza che la Juventus pare avere attorno a se. Quindi difronte allo strapotere sul mercato a volte chiudo gli occhi e immagino un campionato 16/17 dove la Juventus non la farà da padrona incontrastata. Rimarrà solo un sogno? Il campo ce lo dirà…