In un clima di forte tensione per quello che potremmo definire, ormai, un vero e proprio "caso Modric", il ds Piero Ausilio non sembra affatto aver contratto il morbo dell’immobilismo. Nelle prossime ore, infatti, sarà ufficializzato l’arrivo di Keita Baldé, settimo acquisto di questo frenetico calciomercato estivo interista. L’intesa con il Monaco è stata raggiunta sulla base di un prestito (abbastanza) oneroso da 5-6 milioni, con un diritto di riscatto fissato a quota 30. Nella giornata di lunedì, il calciatore classe ’95 arriverà a Milano, accompagnato dal proprio agente Calenda, per poter svolgere le visite mediche e apporre la propria firma sul contratto (un anno di prestito più altri quattro) concretizzando, così, il suo ritorno in serie A. Non si tratta, peraltro, di un’idea recente: le mire dell’Inter sul calciatore erano ben note già l’anno scorso, quando il team Sabatini/Ausilio aveva tentato di portarlo a Milano, non riuscendo, però, a vincere la concorrenza del club del Principato, che si assicurò le prestazioni del giocatore per mezzo di un’acquisizione a titolo definitivo da 30 milioni di euro. Il gradimento di Luciano Spalletti per il calciatore è totale. Il tecnico, infatti, aveva espresso apprezzamenti per le doti tecniche del ragazzo ben prima dell’inizio della propria epopea nerazzurra. La rosa andrà così ad arricchirsi di un ulteriore elemento, in grado di garantire quel quantum di imprevedibilità in fase offensiva di cui tanto è stata sofferta l'assenza nella scorsa stagione. 

Spostando l’analisi dal particolare al generale bisogna considerare che, a prescindere dalla conclusione (ormai difficilissima) dell’affare Modric, la campagna acquisti condotta dallo spesso contestato Piero Ausilio risulta essere assolutamente soddisfacente. Che i nerazzurri fossero animati da enormi ambizioni lo si poteva evincere sin dall’inizio dell’estate, all’indomani di quella conferenza stampa di fine maggio nell’ambito della quale Luciano Spalletti, pur complimentandosi con i propri giocatori per il raggiungimento del tanto agognato quarto posto, aveva posto particolare enfasi sulle “promesse non mantenute” da parte della società, rea di non avergli messo a disposizione una rosa congrua a competere con le prime della classe. Nelle parole del tecnico di Certaldo sembrava celarsi implicitamente un monito, indirizzato tanto alla società quanto al proprio direttore sportivo: era necessario darsi da fare sul mercato per poter colmare il gap.

Ed è proprio a questa missione che Piero Ausilio ha inteso adempiere sin da subito, rafforzando tutti i reparti per mezzo di acquisti mirati, rispettivamente: Asamoah, De Vrij e Vrsaljko per quanto concerne la difesa; Nainggolan per il centrocampo; Politano, la “scommessa” (e che scommessa) Lautaro e l’ormai prossimo Keita Baldé per il comparto offensivo.  Un calciomercato oculato, studiato nei minimi dettagli per rispondere ad una duplice esigenza: da un lato, soddisfare le richieste del mister; dall’altro, rispettare i paletti imposti dal FFP (è bene ricordare che l’Inter sarà sottoposta, per un ulteriore anno, alle limitazioni derivanti dal cosiddetto “settlement agreement”). Sia chiaro: a prescindere da tutto, un po' di "legna" a centrocampo sarebbe necessaria per irrobustire la linea mediana, ma la fisionomia della rosa a disposizione di Spalletti, rispetto alla passata stagione, è sicuramente mutata in meglio. Insomma, anche senza la “ciliegina” Modric, la “torta” preparata d’Ausilio per la stagione 2018/2019 sembra avere un ottimo aspetto.