Questa storia non la troverete mai negli almanacchi sportivi, perche' questa e' una storia calcistica di quartiere, di rioni, di paesi di provincia e di circolini ricreativi dell'epoca, che ad oggi non esistono piu'.
Ma e' anche la mia storia, vissuta da bambino nella stessa squadra di quel fuoriclasse che poi divento' "il gabbiano" di Catania: Gionatha Spinesi.
Estate 84, a quei tempi, usava dalle societa' calcistiche di quartiere, mandare una lettera per l'inizio stagione primi calci, a tutti i bambini che avessero compiuto il sesto anno di eta' e questa lettera arrivo' anche a me e per la precisione, la societa' in questione si chiamava U.S. Porta Nuova, era un piccolo quartiere di Pisa, con base un circolino ricreativo. Io che gia' alla tenera eta' di sei anni ero passionalmente vicino al calcio, convinsi mio padre a portarmi il giorno del ritrovo al campo, con tutti gli altri bambini e cosi' fu... mi ricordo che quel giorno, di settembre, c'era una grande folla di persone, madri, padri, nonni, zii e fratelli e sorelle, tutti ad assistere ai primi calci dati ad un pallone, dai piccoli delle proprie famiglie.
Era un clima di festa e di gioia, non esisteva competizione, ma solo solo la voglia di stare insieme e giocare, a quel gioco che ci univa e che tanto ci appasionava : il calcio. E li', in mezzo a tutti, a tutta questa inebriante confusione, c'era lui : Gionatha Spinesi, un bambino piu' unico che raro, generoso, disponibile, gioioso e scherzoso, insomma sembrava come tutti noi, ma qualcosa lo distingueva, ed era il suo fisico statuario che gia' all'eta' di sei anni, sembrava predestinato a lasciare nel tempo un segno indelebile in questo sport. Subito dai primi allenamenti, tutti notammo che, il modo di calciare, il modo di stoppare il pallone, ma anche di correre era diverso da noi bambini " comuni ", aveva una marcia in piu', anzi, dieci marce in piu' e noi comunque eravamo felici di stargli vicino. L'anno successivo arrivo' il primo campionato, ma per mancanza di iscritti dell'anno 78, ci iscrissero al campionato dell'anno 74................... capire voi, noi avevamo sette anni, eravamo piccoli criceti in confronto ai ragazzi del 74, che gia' avevano undici anni, per noi erano giganti in carne e ossa e infatti fu' cosi' che quell'anno anche se avevamo lui con noi, arrivammo ultimi con solamente quattro punti in classifica.
Arrivo' l'anno successivo e l'eta' di partecipazione al campionato provinciale, incomincio' a avvicinarsi alla nostra, infatti fummo iscritti al campionato dell'anno 76-77 e per noi, ovviamente sempre grazie a lui, fu' un anno di autostima, perche' alla fine del campionato arrivammo quarti in classifica. E finalmente il terzo campionato fu' quello della svolta, quello che tra il circondario calcistico provinciale e regionale ci dette popolarita', al punto che ci chiamavano gli " invincibili ", gli " invincibili dell' U.S. Porta Nuova, perche' quando arrivammo a disputare i campionati contro il nostro anno 1978, non ci fu' piu' partita per nessuno, non c'era nessun difensore, nessuna squadra capace di contenere, la forza, la classe, la velocita' , di quel bambino, ormai quasi diventato adolescente di nome : Gionatha Spinesi. Non aveva eguali, era in grado di driblare una squadra intera, ritornare indietro con la palla e ridriblare tutti, incluso il portiere e alla fine fare goal. E da quel momento , vincemmo ( lui vinceva anche da solo se voleva ) tutto quello che c'era da vincere, incluso un campionato regionale Toscano, con la finale disputata a Viareggio contro una societa' di tutto rispetto che si chiamava :Po.Li.Ri di Firenze, ecco fini' 7-0 per noi e Gionatha nei primi venticinque minuti realizzo ben cinque reti, aveva numeri che andavano oltre l'immaginabile di un bambino. E anche se in cuor suo sapeva benissimo che Dio gli aveva dato un grandissimo talento, ha sempre avuto una grande umilta', sempre una parola di conforto e una pacca sulle spalle sia di noi compagni quando sbagliavamo che anche verso gli avversari, dote che poi l'ha contraddistinto anche da professionista.

La mia storia si conclude qua, anche perche' il proseguo della sua carriera, lo si dovrebbe conoscere : Pisa, Inter, Castel di Sangro, Bari, Arezzo, Catania e nazionale....................... Insomma, grandi traguardi e grandi soddisfazioni, per un calciatore unico ed eccezionale di cui io, ho avuto la fortuna di scenderci in campo da bambino e ammirare le sue gesta calcistiche, ma piu' che altro da piccolo grande amico.


( Nella foto "il gabbiano" Gionatha Spinesi e' in piedi vicino al portiere e io sono sempre in piedi, ma il primo partendo da destra ( nel tempo sono dimagrito ) ).