Oggi voglio raccontarvi la storia, o almeno in parte, di un personaggio calcistico fuori da ogni schema logico, un personaggio che fu un personaggio eclettico e anche irriverente... in poche parole: "non le mandava a dire".
E il suo nome e' Romeo Anconetani, riconosciuto da noi pisani anche con l'appellativo di "Presidentissimo", per quel calcio che ci fece vivere a noi pisani nel suo periodo di permanenza al Pisa tra il 1978 e il 1994. Ma la storia del Presidentissimo, parti' molto prima dell'inizio della favola Pisa, non solo come dirigente e consulente, ma anche come precursore di idee economico-societarie di sicuro interesse : come l'introduzione della prevendita ai botteghini o l'istituzione di treni speciali per i tifosi.
Fu anche colui che diede vita alla figura del procuratore, aggiudicandosi nei primi anni '60, il soprannome di "Signor 5%", grazie al suo segreto "Archivio Anconetani" che comprendeva la media dei voti assegnati ai giocatori dai giornali di tutto il mondo, con schede dettagliate e personalizzate di oltre 40.000 calciatori. Insomma, un uomo di spessore, nato apparentemente per l'economia, ma non per me e non per molti tifosi pisani della mia generazione, che hanno avuto il privilegio di vivere in prima persona la sua epoca qui a Pisa... per noi non e' stato solo quello, per noi e' stato il "Presidentissimo". Colui che ha fatto innamorare tutta la citta', prima di se stesso e poi di una squadra di calcio intera.
Era la mia adolescenza, gli occhi di un ragazzo che sognava il calcio, quel calcio fatto da stadi senza tornelli, senza steward, senza pay per view, senza anticipi e posticipi, era solo il calcio della domenica pomeriggio, con le radioline incollate all'orecchio e sintonizzate su Rai Sport "tutto il calcio minuto per minuto".
E quando in una domenica qualunque, lo vedevi salire i gradini della scala che portava dagli spogliatoi al campo, con un pacco di sale in mano, per spargerlo come scaramanzia su tutto il manto erboso, non potevi far altro che incitare il suo gesto, intonando i cori dei tifosi, verso quell'uomo che in quell'istante preciso rappresentava il cuore di tutti noi sugli spalti.
E noi bambini che lo guardavamo attaccati a quella rete metallica verde, non potevamo far altro che sognare e sperare a occhi aperti insieme a lui. Perche' in una citta' piccola come la nostra, solo di sogni potevi parlare, pensando realmente a chi stava calpestando quel campo: Gullit, Van Basten, Platini, Maradona, Falcao, Vialli, Mancini, Baresi, Zico ecc...
Ma lui c'era riuscito, era riuscito a farci stare li', nel calcio che contava, la Serie A. Quella Serie A cosi' grande per il popolo pisano, ma cosi' viva che anche dalla nostra parte, ci fece innamorare di giocatori come Progna, Volpecina, Colantuono, Chamot, Dunga, Chierico, Berggreen, Simeone, Cuoghi, Sclosa, Kieft, Incocciati... Insomma, sette permanenze in Serie A, otto permanenze in Serie B, di cui due campionati vinti, due Mitropa Cup e una semifinale di Coppa Italia persa contro il Napoli di Maradona, fanno dell'Era Anconetani, le nostre Champions League, i nostri scudetti e le nostre Europa League, perche' anche se non sono risultati eccelsi per molte squadre, per noi pisani di una piccola citta' della Toscana, sono grandi traguardi, grandi sogni e grandi emozioni che mai nessuno ci portera' via, grazie al nostro "Presidentissimo".
Grazie Ancora Presidentissimo! Rimarrai per sempre nei nostri cuori.