Salve, è la prima volta che scrivo qui e mentre lo faccio conservo ancora una flebile speranza di essere smentito dai fatti.
Il contenuto di ciò che dico è dettato dall’esigenza di “urlare” tutto il mio disappunto riguardo alla situazione in casa Juve. Considerate queste righe come uno sfogo, dovuto a qualcosa che, sportivamente parlando, mi angoscia un po’.
Che poi i risvolti di questo “qualcosa” derivano tutte dalla causa-madre, cioè la conferma in panchina di un personaggio che non so come definire. Tecnicamente è considerato l’allenatore, in pratica lo considero semplicemente un “facente veci”, come lo chiama scherzosamente (ma mica tanto) uno youtuber che seguo.
Max Allegri, questo è il suo nome, siede tuttora imperterrito sulla panchina della Juve; impunito, direi, visto il totale fallimento in questi due anni. E vorrei provare, qui, ad analizzare alcune cose, pur consapevole di non avere la verità in tasca; ma, si sa, esprimere delle opinioni è una facoltà che per ora è sempre possibile esercitare.

La Storia
Dopo aver contribuito alla distruzione del Milan, preferendo tra le altre cose Van Bommel a Pirlo e riuscendo a litigare un po’ con tutti i “senatori” (i veri artefici dello scudetto vinto l’anno prima) fu chiamato a sostituire il dimissionario Conte alla Juve. I tifosi, già all’epoca, ci videro lungo, contestando ferocemente (eufemismo) la scelta della società. C’è da dire che il buon Max la fece in barba un po’ a tutti, me compreso, vincendo cinque scudetti di fila, e andando due volte in finale di Champions.
Ma secondo il mio modo di vedere gli scudetti furono frutto dell’impostazione che la squadra già aveva. Solidità, intensità e praticità, con grande difesa, grande centrocampo e attaccanti micidiali. Quando Max iniziò a metterci del suo cominciammo a vedere delle cose che non tornavano. E lo si capiva dagli atteggiamenti di alcuni giocatori. Tevez, sostituito nel finale di partita da un difensore, che gli dette del “cagon”. Higuain, che dopo il primo anno da bomber si trovò a dover giocare a centrocampo per smistare i palloni. Addirittura CR7 che alla fine della partita persa contro l’Ajax gli fece il gesto con le mani, sì quello che significa “te la sei fatta sotto”. Insomma, si capiva che le cose stavano cambiando (in peggio), e che la china imboccata era quella del “intanto non prenderle, e poi si vedrà”.
Al di là del fatto puramente estetico questo atteggiamento può consentire di vincere le partite se: a) Ci sono comunque giocatori forti in rosa b) Giochi quasi sempre contro squadre mediocri.

E se per il campionato italiano poteva bastare, appena messo il capo fuori erano batoste, perché in Europa le squadre, anche le più scarse, giocano.
Tornato alla Juve (rivoluto sciaguratamente direi) ha trovato una squadra più debole, con molti alla frutta e con ricambi non all’altezza. Ha voluto perseguire il suo Credo calcistico e i (non) risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’assenza per due anni dai campi da gioco non gli è servita per aggiornarsi o, magari, farsi un esame di coscienza; per capire che con la sua mentalità non si va da nessuna parte. D’altra parte gli hanno offerto un contratto quadriennale a 7-8-9 milioni netti (non so esattamente la cifra precisa) e chi avrebbe detto di no?

I Giocatori
La rosa a disposizione in questi ultimi due anni non era certamente la più scarsa del campionato, anzi c’è stato chi l’ha ritenuta la più forte. Però il fattore Max è entrato prepotentemente nell’algoritmo (come già fatto in precedenza) e abbiamo visto cose che voi umani, ecc. ecc.

  1. Ha preteso un centravanti (Dusan Vlahovic) pagato a peso d’oro che, dopo un paio di partite, si è trovato a fare la boa a centrocampo, sempre spalle alla porta. Lui, che ha nell’attacco dello spazio la sua arma più micidiale. Lui, che ha nella finalizzazione sotto porta la sua specialità. Praticamente bocciato.
  2. Nella stessa sessione di mercato ha voluto un tal Zakaria, onesto centrocampista di corsa ed inserimento, per farlo giocare davanti alla difesa, e dopo tre partite relegato in panca. Praticamente bocciato.
  3. Ha avuto a disposizione una freccia, Federico Chiesa, che al netto del brutto infortunio patito è considerato uno dei giovani più talentuosi in circolazione. Ho detto freccia perché è letale quando salta l’uomo in velocità partendo dalla tre quarti e quasi sempre crea occasioni da gol. Forse è meglio dire “creava” perché nella formula Max lui è stato visto come laterale a tutta fascia, praticamente un terzino di spinta, con il risultato di vederlo spompato e inefficace dopo mezzora di gioco. Oppure come seconda punta, con sempre un uomo addosso e spalle alla porta. Per cui, alla fine, anche lui più in panca che in campo, al massimo buono per l’ultimo quarto d’ora. Praticamente bocciato.
  4. Ha sempre fatto giocare il suo pupillo Alex Sandro, anche quando non stava bene, e comunque in fase calante (disastrosamente calante) da almeno due anni. Con la faccia tosta di volerlo trasformare in centrale di difesa, lui che ha sempre cavalcato la fascia. Improvvisazione, questa, non supportata dal repertorio di movenze e posizionamenti tipici del ruolo (vogliamo parlare delle diagonali?). Non riesco più neppure a ricordare tutti i disastri provocati da questo giocatore, che comunque non reputo colpevole in toto, e si può capire il motivo. Inoltre il Warmhole Max ha fatto in modo di far scattare il rinnovo di contratto automatico a 6 milioni netti, schierandolo a fine stagione, quando non c’era neppure bisogno. Giustamente A.Sandro è uno dei suoi figliocci, uno che ha subito imparato ad arrivare sulla linea del centrocampo per poi passare la palla indietro, anche quando ci sarebbe lo spazio per andare. Guai ad essere troppo spericolati e il nostro Sandrino l’ha capito al volo.
  5. Tra l’altro alcuni giocatori si sono lamentati, anche pubblicamente, di questo non gioco, assunto a tattica universale dal Santone Max. Fatto che la dice lunga del rapporto con lo spogliatoio. Sembra addirittura che alcuni siano arrivati a fare la voce grossa tipo “o me o lui”.
  6. Potrei fare altri esempi, ma alla fine penso di aver reso l’idea, e cosa rimane? Una squadra che non ha identità, che subisce sempre da chiunque e che non ha neppure quel minimo di intensità agonistica per poter sopperire alle sue mancanze. E poi…un sacco di giocatori scontenti e soprattutto svalutati. E anche vogliosi di cambiare aria per poter esprimere al meglio le loro qualità.

La Società
Ok, difficile licenziare un allenatore e dovergli corrispondere comunque lo stipendio per due anni, e contemporaneamente doverne pagare un altro. Ma siamo sicuri che il danno arrecato con la sua permanenza non sia maggiore? Tipo non qualificarsi per le coppe (potrebbe essere una concreta possibilità) con relativa perdita di entrate. Oppure, come detto prima, svilimento del valore dei giocatori. Oppure disamoramento da parte dei tifosi, molti dei quali potrebbero non rinnovare l’abbonamento. E comunque non credo che sia molto “furbo” proseguire con un allenatore inviso a molti, anche in società.

Il Mercato
E’ arrivato Giuntoli, mago del miracolo napoletano, e indiscusso scopritore di talenti a basso costo.
E sta trattando la cessione di Vlahovic (23 anni), con l’intenzione di prendere Lukaku (30 anni e nemico dichiarato). Io non so se tutto questo sia vero, ma se proprio devi vendere Vlahovic per fare cassa (e anche per il naturale malcontento del giocatore) sostituiscilo con un altro giovane bravo, che magari non conosce nessuno. Invece qui sembra che perfino il nuovo DS sia entrato nella ragnatela di Max, per togliergli di mezzo quelli che non vuole più (cioè quelli che non sa far rendere) e prendergli i cosiddetti “giocatori fatti”, tipo l’ultima stagione. Con i risultati che si sono visti.
Sinceramente speravo che Giuntoli, una volta messo piede alla Continassa, convocasse il “tecnico” e gli desse il benservito. Così non è stato e dovrò farmene una ragione.

L'allenamento e la Preparazione
Su questo argomento stenderei un velo pietoso. Sembra quasi che l’unica attività sia quella del torello o poco più. Diciamo che questa è una iperbole, ma il fatto appurato e conclamato che la squadra cali dopo un’ora, e con giocatori che arrivano sempre secondi sul pallone…insomma fa pensare (male).

Potrei dire ancora un sacco di cose, ma penso sia sufficiente per trarre le conclusioni.
C’è uno pseudo allenatore, che è incapace di dare un gioco, che non ha il coraggio di attaccare, che non è più sopportato e supportato dallo spogliatoio (tranne due o tre fedelissimi), che è diventato indesiderato pure da qualcuno della dirigenza, che ha svalorizzato la rosa, che sembra metta in campo i giocatori a casaccio, che è ancorato ad una tattica (???) che neppure le squadre UISP prendono in considerazione, che si fa mettere sotto da qualunque squadra che abbia 11 giocatori (a volte anche 10) in campo… e nonostante tutto è CONFERMATISSIMO!
Forse sto sbagliando tutto io?