È inutile ricordare con che entusiasmo i tifosi del Bologna accolsero destro ad Agosto 2015. C'è chi anche adesso lo difende e pensa che il problema sia degli altri dieci che giocano con Mattia. Ma la maggior parte del popolo rossoblu si è stufata di quest'ameba che vaga per il campo. Scappa da ridere pensare che, per meno soldi, Cairo comprò Belotti, sempre nello stesso periodo. Ma ricordo anche alcuni giornalisti che, in un momento in cui l'attacco felsineo era costituito dal solo Mancosu, invocavano Boriello come attaccante, o Pazzini. Ogni voce discorde dalla volontà di Corvino veniva liquidata come fesseria. Morale? Il primo in 32 giornate ha segnato un gol in più di Destro in due stagioni, il secondo ha avuto un'avventura più sfortunata, ma avrebbe fatto peggio? Destro non ha mai fatto quello per cui viene pagato profumatamente. L'anno scorso qualcuno era contento del suo rendimento. Quale rendimento? Otto gol, dei quali sei su azione, segnati in cinque partite. Bella roba. Nel frattempo Giaccherini ne segnava sette, ognuno di essi decisivo. Quest'anno non ha neanche senso parlare di rendimento, il suo contributo è così irrisorio che solo avvicinarsi al tema sembra un affronto al buonsenso. I difensori di Destro pongono la decisività delle sue reti al centro della loro apologia. Ma davvero un altro attaccante non sarebbe stato più decisivo? Davvero avere Paloschi, o Borriello, o Thereau, o anche solo Pellissier non avrebbe portato a più goal? Insomma, l'acquisto di Destro si è rivelato un suicidio (quasi impossibile da pronosticare), e la visione di questo giocatore svogliato, scocciato, spaesato in mezzo al campo ogni santissima partita è un pugno inferto al già sofferente tifoso rossoblu. Speriamo che qualche cinese lo prenda. Speriamo che qualcuno perda il senno e offra 5 milioni per lui. Perché questo Destro è un insulto al Bologna