Sono sul divano, accendo la tv, trovo una finale di Coppa Italia di cui mi ero completamente dimenticato. Non un buon segno. I giocatori sono allineati al centro del campo, alle loro spalle c'è qualcosa d'insolito: una improbabile coreografia pulsante di quadratini rossi ossessivo-compulsivi. Alzo le sopracciglia, sono perplesso.
La voce calda e avvolgente di Sergio Silvestre intona un'ottima versione dell'inno di Mameli, veramente emozionante, almeno fino a quando non gli scappa un "Le tro... la chioma" che lascia tutti basiti. Bonucci in particolare ha una grave espressione di rimprovero (lui è fatto così, brama le responsabilità, anche quella dell'inno). Il telecronista Rai ci informa che avrà luogo una premiazione "Self-service", non ho capito bene cosa intenda ma già ci credo poco.
Calcio d'inizio. 
Il pubblico virtuale, se possibile, addirittura peggiora. Adesso portano in trionfo una insistente scritta Coca-Cola, in una improbabile coreografia perenne, come se le persone andassero allo stadio per tenere tutto il tempo un cartoncino davanti alla faccia. Davvero squallido.
Al quinto minuto Callejon serve un pregevole assist a Dybala che appoggia a Ronaldo, buon tiro, Meret non fa rimpiangere Ospina (ammesso e non concesso che qualcuno lo rimpianga veramente) dopo la parata la telecronaca Rai ci spiega che il pubblico è finto, gli spalti in realtà sono vuoti. Grazie, la grafica di Fifa 98 ci aveva tratto tutti in inganno (ma che opinione ha la Rai dell'intelligenza dei suoi spettatori?).
14' Discutibile protesta di un discutibile Mario Rui su un discutibile fallo in area. Chiunque abbia giocato a calcio, senza un joystick, per più di trentacinque secondi sa che quello non è mai rigore.
17' Il pubblico virtuale (vero protagonista della finale)  cambia coreografia e porta in trionfo un enorme tricolore.
19' secondo pregevole assist di Callejon per Ronaldo che appoggia per Bentancur, buon tiro. I pericoli maggiori per il Napoli arrivano sempre dall'asse Callejon - Ronaldo.
Ventitreesimo: la vera perla del primo tempo. Punizione dal limite per il Napoli, insigne dalla sua mattonella, Buffon urla: "Arbitro! Arbitro! La distanza ok?" sottointendendo che la distanza assegnata sia eccessiva, Doveri gli fa segno di ok. Buffon esclama: "LA MADONNA". La Beata Vergine, invocata da Gigi, si palesa e pilota la punizione d'Insigne verso il palo. Highlight.
Per un po' non succede assolutamente niente, la Rai propone delle grafiche insolite riguardo alla pressione dei centrocampisti e la disponibilità al passaggio degli attaccanti. Forse sono scemo io, ma le ho trovate incomprensibili o, nella migliore delle ipotesi, del tutto inutili. Le grafiche mi inducono una botta di sonno terrificante, vengo svegliato dal crescente tono della telecronaca che racconta di un passaggio di Dybala, appena impreciso, che avrebbe messo Ronaldo in porta. Per arrivare sveglio al secondo tempo mi alzo in piedi.
Al 40' c'è un bordello incomprensibile in area juventina che finisce con Demme che tira una fucilata sugli stinchi di Buffon. Buffon stesso un minuto dopo, colto da un rush di adrenalina giovanile, para un tiro di Insigne che sarebbe tranquillamente andato fuori. L'annunciatore dello stadio, dagli altoparlanti, comunica che ci sarò un minuto di recupero, la sua voce nel vuoto rieccheggia come l'angelus domenicale.

Al rientro in campo, se possibile, i ritmi si abbassano ancora, fino al settantesimo le uniche emozioni sono: Alex Sanro che quasi si spacca un ginocchio (buon per lui, tutt'apposto) e la mascherina ufficiale della Juventus F.C. che eroicamente contiene il naso di Giorgio Chiellini.
Entrano Politano e Milik e qualcosa si muove, il Suso italiano impegna Buffon sul primo palo e Milik con la sua statura incute timore ai centrali della Juve che si erano abituati ad avere a che fare con gente sul metro e sessanta per tutta la partita. Le difese però sono ben organizzate, credo che il merito sia del silenzio: Gattuso, Sarri e Buffon telecomandano la linea. L'attenzione tattica è ai massimi livelli (il ritmo ai minimi).
Quando tutti ormai stiamo aspettando i rigori, il Napoli ha una occasione mostruosa prima con Maksimovic poi con Elmas (ma quando è entrato?) Gigi è ancora protetto dalla Madonna invocata in precedenza.

Rigori. Breve inquadrature di Nedved che si scaccola e sula sua folta chioma ancora biondissima (secondo voi li tinge?) lunga inquadratura su Dybala che cammina verso il dischetto. Davide Di Gennaro, dalla postazione Rai, ricorda come sia importante fare tirare per prima i più bravi, perchè danno sicurezza alla squadra. Dopo questa gufata cosmica, ovviamente, Dybala sbaglia. Segna il Napoli. Danilo si dispiace per Dybala e decide di tirare un rigore di rara bruttezza sopra la traversa. Segna il Napoli. Bonucci si dispiace per Dybala e Danilo e prova a tirare sulla travera ma purtroppo segna. Segnano Maksimovic e Milik. Coppa sollevata in assembramento, come previsto.
Tutti a casa. 
Ah vero, siamo già tutti a casa.