Gli alibi sono ben pochi: siamo stati dominati da un Siviglia esperto, da un calcio internazionale che non conosciamo e ci siamo "incartati" con le situazioni che ci dovrebbero vedere dominare, almeno solitamente ( vedi calci piazzati).
La cosa che mi fa più innervosire sono gli ultimi 20 minuti che il Siviglia non ci ha permesso di giocare, complice un arbitro forse rivelatosi inadeguato per una finale. Perché? La partita è stata dura e spezzettata da falli che l'hanno resa anche poco godibile. Fin qui credo niente da obiettare.
Poi arriva il Settantesimo minuto e con lui le comiche. Un Siviglia che ingabbia il gioco e che, anche troppo platealmente, simula ogni tipologia di contatto con tuffi che Tania Cagnotto spostati ( andate a vedere i Replay! ).
Ecco, in una partita così delicata, l'arbitro ha deciso di condizionarla non pressando il Siviglia a riprendere e fare bene, concedendo anche un recupero scarso e, insomma, dando il via dunque a una vera e propria Barzelletta. Chi comanda in campo? L'arbitro o i giocatori? Comunque la si guardi, Chapeau Siviglia, hai vinto con la testa in un mondo in cui sono i milioni spesi a fare la differenza. Sapete cosa mi fa arrabbiare di più però? La passività. La passività con cui ci siamo lasciati sopraffare.
Caspita, ti aspetti una reazione di orgoglio almeno dai nostri giocatori più esuberanti, della serie prendi la palla e mettigliela in mano, oppure prendi il giocatore e lo accompagni fuori, anche con ruvidità, giusto per far  capire che questi giochini studiati ad arte no, non si possono vedere. La sintesi del tutto la possiamo trovare in un'immagine: la panchina andalusa che fa cenno ad un giocatore, in procinto di uscire, di buttarsi a terra, pur non avendo niente. Ecco, caro arbitro, lì si estrae il cartellino. Come in tante altre occasioni Ci fosse stata una squadra composta solo dai vari Gagliardini, Barella, Bastoni ecc capirei, ma la verve che dovrebbero agigungere coloro che hanno giocato anche in palcoscenici ben più importanti, ecco, dove era? Passivi. Passivi. Passivi. I Cambi ritardati, l'ostinatezza del modulo, prendere due gol fotocopia su palla inattiva dai 35 metri. Insomma, non ci siamo. Colpa dei giocatori e dell'allenatore. Poi obiettivamente ci sta anche la beffa della deviazione di Lukaku, in quanto la dea del calcio segue una e una sola regola: "GOL SBAGLIATO, GOL SUBITO". Insomma "Romelu Mio" ( cit. ) la dovevi mettere dentro, senza se e senza ma.

Veniamo a te, caro Antonio. I Progressi fatti sono evidenti ed innegabili, sei arrivato in fondo a tutto e ci hai fatto sognare. Ma insomma, siamo i primi "purgati" in ogni competizione. Come si dice in toscana da me, ti sei fatto "mangiare la pappa in capo" da una squadra tutt'altro che inaffrontabile. Ti sei ostinato a giocare tutto l'anno con un modulo in fin dei conti, a lungo andare, anche prevedibile, non hai mai sperimentato atro e ti sei trovato a relegare un signor difensore come Milan Skriniar in panchina. Io dico, ma ogni tanto un 4-4-2 classico ti schifa così tanto? Ti sei lamentato del mercato ma non hai saputo mettere Eriksen in campo o a suo agio nel giocare. Non uno qualsiasi, uno che con i piedi o con un semplice lancio ti può risolvere la partita.
Insomma, così non va.

P.S. Io le tue sparate non le dimentico e spero non lo faccia nemmeno Zhang.
BiagioL.