Negli ultimi giorni si è riaccesa la luce su Conte e sono calate ombre su Gattuso. Ma cos'è cambiato rispetto ad un mese fa?

Innanzitutto Antonio Conte non è più ufficialmente l'allenatore del Chelsea, sostituito dall'ex Napoli Maurizio Sarri. D'altra parte, fra i vari cambiamenti del nuovo Milan targato Elliott rientra il licenziamento del Ds Mirabelli (sollevato dal ruolo in coppia con Fassone dalla nuova società americana). Proprio Mirabelli aveva portato Gattuso sulla panchina milanista, dimostrando dal primo all'ultimo giorno sostengno e protezione verso l'ex centrocampista. 

L'assenza Mirabelli non comporta automaticamente l'assenza di sostegno della nuova società Milan nei confronti del proprio allenatore. Quello che sappiamo è che Ringhio non rinuncerebbe mai alla panchina del Milan (definita una "famiglia") e, soprattutto, sappiamo che le due parti ancora non si sono incontrate ufficialmente. 
Inoltre non si deve trascurare il "prezzo" che ha Conte; infatti, anche se esonerato bisognerebbe ugualmente pagare una sostanziosa cifra per poterlo riportare in Italia, dettaglio non insignificante in questo momento per il Milan. 

Dal punto di vista della squadra, oltre ai vantaggi che potrebbe portare Conte, non si deve dimenticare il forte legame costruito nel giro di pochi mesi fra Gattuso e la giovanissima rosa del Milan. In questo periodo di grandi cambiamenti per la società sostituire uno dei punti di riferimento come Gattuso potrebbe annullare tutti i piccoli progressi  fatti dalla squadra nell'ultimo anno.
È giusto cambiare cercando di migliorare, ma se si cambia troppo si rischia l'autogol.