Poco piú di 15 giorni di mercato e, come previsto, i grandi colpi si fanno al di lá delle Alpi. Mentre il Real Madrid aggiunge Kroos e, forse, James Rodriguez e Falcao, al Dream Team da Play Station, in Italia é la Roma targata USA a farla da padrone: Iturbe, Carrasco ed Emanuelson sono la conferma dell'ottimo lavoro fatto da Sabatini che, anche se dovesse perdere Benatia (per 40 Mln???), avrebbe giá pronto un sostituto all'altezza degli obbiettivi della Lupa. La squadra de record dell'ex Mister Conte invece, dovrá rivedere le strategie di mercato fin qui perseguite, per poter accontentare Mister Allegri: sembra che il modulo che adotterá il toscano prevederá il trequartista, anche se al Milan ha spesso giocato con il 4-3-3; perso Iturbe, Marotta dovrá prima di tutto blindare l'oderna mediana (tra le piú forti e complete d'Europa) ed aggiungere giocatori funzionali al progetto Max. Senza dimenticare che il DS Juventino ha giá portato a Vinovo un elemento di indiscussa qualitá come Coman (l'ennesimo colpo a "zero" dopo Pirlo e Pogba!!!). Anche la Lazio "dell'osannato" Lotito si muove per regalare a Mister Pioli una rosa competitiva: Basta e Parolo rappresentano un ottimo inizio di mercato. Ancora ferme Napoli e Fiorentina, le quali cercheranno di vagliare tutte le occasioni che il mercato, fino al 31 Agosto, non smetterá di produrre: personalmente la sensazione é che siano le uniche formazioni, insieme alla Roma, a non aver bisogno di rivoluzioni, bensí di tasselli, per continuare a percorre le strade intraprese (ognuna a modo suo vincente!). Le milanesi: nel giro di 3-4 anni sono passate da regine indiscusse del mercato a giganteschi derelitti succubi del FairPlay Finanziario. I rossoneri continuano a sperare di pescare tra i "parametro zero" qualcuno in grado di fare la differenza, (quest anno i designati sono stati Agazzi da Chievo, Alex e Menez dal PSG), sperando che la passione calcistica di Inzaghi valorizzi finalmente capitali italiani come Saponara, Balotelli ed El Shaarawy. I neroazzurri vivono finalmente il tanto atteso ricambio post Triplete: salutati Cambiasso, Milito, Samuel e Capitan Zanetti (addii tristi per tutto il calcio italiano, non solo per gli interisti!), si riparte da M'Vilá, Vidic e Dodó, anche se non sembrano sufficienti a riportare entusiasmo alla Pinetina. E le altre? Il Torino, perso Immobile, e forse Cerci, riuscirá ad affrontare l'estenuante Europa League con i soli innesti di Perez, Nocerino e Benassi (sperando di chiudere Quagliarella)? A Genova, la nuova coppia Preziosi-Ferrero garantirá un derby della Lanterna valido per l'Europa e non per la salvezza (con i rosso blu senza Gilardino e Vrasljko ed i blucerchiati con un mercato "slow motion")? Il Parma dei miracoli di Donadoni sará capace di risollevarsi dal mancato pagamento della rata Irpef (salutando l'Europa) e dall'addio di Parolo (sará l'unico)? Stramaccioni sará capace di gestire la numerosa "banda" di giovani talentuosi che ogni anno i Pozzo allestiscono ad Udine? Riuscirá Sogliano, forte dei 15 mln€ incassati da Iturbe, a scovare altri talenti in modo da permettere a Mandorlini e il suo Verona di ripetere lo splendido campionato dell'anno scorso? Riuscirá Zamparini nell'arduo compito di allestire una squadra all'altezza della cittá di Palermo (senza il bomber Hernandez?) ed, allo stesso tempo, non esonerare Iachini prima del 15 di Settembre. Dietro invece, tante scommesse ed entusiasmo dovranno guidare le neo promosse Empoli e Cesena ad una difficile salvezza, le cui principali rivali hanno dato segno di voler vendere cara la pelle: il Sassuolo di Di Francesco, confermando Zaza e Berardi ed acquistando Vrasljko e Peluso; Il Cagliari del pirotecnico Zeman (il suo nome basta a far sognare spettacolo agli isolani) con giovani che sperano di ripercorrere le esperienza di Verratti Immobile e Insigne sotto la guida del Boemo; Il Chievo che, perso Thereau, scommette su Maxi Lopez, Bardi e Birsa; l'Atalanta che ,senza perdere Bonaventura, ptrebbe riuscire ad ambire a posizioni di piú alto spessore. Siamo solo agli inizi, Benvenuti tra le emozioni del CalcioMercato. Andrea Bova