E' sempre calciomercato!

Sin dalle ultime battute del campionato, si inizia a respirare quell'aria frenetica e particolare che aleggerà durante tutta l'estate. Non stiamo parlando di certo della salsedine che ricoprirà la pelle dei vacanzieri, o della protezione 50 il primo giorno di mare, o ancora del cornetto caldo all'alba dopo una nottata in spiaggia. L'odore che tutti gli appassionati di calcio sentono durante la bella stagione è quello del calciomercato. Ansie, timori, speranze, tutto concentrato sotto il caldo, tra gli ombrelloni e con il tablet sempre in mano per non perdersi alcuna notizia.

L'estate però, non è tempo di vacanza per tutti; i dirigenti delle squade, i procuratori dei giocatori e gli esperti di calciomercato preferiscono il clima mite di settembre per godersi le meritate ferie. Due di questi, da sette anni a questa parte, sono tra i più impegnati, quando arriva questa parte dell'anno. Stiamo parlando di coloro che hanno fatto rinascere l'Impero Juventus, dopo stagioni tribolate, tra serie B, risalita e stazionamento nelle zone medio-alte della classifica. I due settimi posti consecutivi tra il 2009 e il 2011 ancora non vanno a genio ai tifosi della Signora. Beppe Marotta e Fabio Paratici. 

Dal loro avvento, le cose sono decisamente migliorate, e dopo un primo anno di alti e bassi, l'ultimo dei due settimi posti, hanno improntato la loro politica di gestione della rosa prima sulla scelta di un condottiero (Conte) e dunque sulla quantità, poi sullo sgrezzare i giovani, poi sul cambio di tattica (vedi l'arrivo di Allegri), poi sulle plusvalenze e infine sulla qualità. Risultato? 7 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia consecutive e 3 Supercoppe Italiane nel giro di sette stagioni, un bottino storico, rimpinguato sterilmente da due Finali di Champions perse, un ottavo e un quarto nella competizione per club più importante al mondo.

Una cosa è certa, il binomio Marotta-Paratici ha riportato la Juventus nel luogo in cui dev'essere: l'élite europea. L'ultimo step adesso, per essere considerata una coppia d'oro nella storia dirigenziale mondiale è quello di riuscire a far vincere la squadra in Europa. Per farlo occorrerà limare, in termini qualitativi, una rosa già di per sè competitiva ai massimi livelli.

La stagione che partirà in occasione della finale di Supercoppa Italiana contro il Milan non vedrà ai nastri di partenza, almeno tre giocatori dello zoccolo duro che hanno iniziato a vincere già con Conte, uno addirittura con Lippi e Capello; stiamo parlando di Buffon, Lichtsteiner e Asamoah, che, terminato il loro ciclo hanno optato per nuove motivazioni: il primo molto probabilmente in terra francese, il secondo in terra inglese e il terzo in territorio "ostile", dato che ha appena firmato un triennale con l'Inter. Oltre questi, ci sono un altro paio di giocatori sul piede di partenza: Benatia, Khedira, Marchisio, Sturaro, Pjaca, Mandzukic e Higuain: praticamente un'intera squadra.

C'è chi parte e c'è chi arriva ovviamente, e gli arrivi ufficiali sin ora sono stati 5: Perin per la porta, Caldara per la difesa, Spinazzola (infortunato lungodegente però) per l'esterno, Emre Can (parametro zero, capolavoro di mercato) e Mandragora (rientro dal prestito a Crotone) per la mediana.

Ma Beppe e Fabio di certo non finiranno qui il loro operato e, come accaduto nei precedenti anni, vorrebbero fare la spesa nel loro supermercato preferito: la Serie A. Ed hanno individuato un bel po' di profili congeniali al sistema Juve: per l'esterno Florenzi da Roma sponda giallorossa, contratto in scadenza 2019, rinnovo ancora lontano, più di una suggestione, per il centrocampo, il sogno proibito, il giocatore chiesto nel summit dirigenza-allenatore da parte di Allegri, quel Milinkovic-Savic per il quale Lotito chiede 120 milioni almeno. La Juve è pronta a trattare, ma l'obiettivo del patron biancoceleste è quello di scatenare una vera e propria asta in modo da far lievitare esponenzialmente il cartellino della propria stella. In caso di mancato acquisto del sogno, gli altri nomi che circolano sono di giovani talenti italiani: Pellegrini e Cristante, ma anche una suggestione: il ritorno di Pogba, il quale non ha espresso tutto il suo potenziale in Inghilterra. La dirigenza e i tifosi lo (ri)accoglierebbero a braccia aperte. Per l'attacco invece, è notizia degli ultimi giorni, l'interessamento di Madama per Icardi, tanto da proporre ai nerazzurri Higuain più un lauto conguaglio economico per assicurarsi le prestazioni del bomber venticinquenne. Da Milano non confermano né smentiscono, ci sarà da divertirsi. Altro nome su cui la dirigenza sta lavorando è Cancelo, ormai ex Inter, ma la richiesta del Valencia è veramente troppo alta per un giocatore che ha dimostrato sì di valere, ma ancora tatticamente indecifrabile. Altri nomi per l'esterno sono, la vecchia conoscenza del campionato italiano Darmian, in rotta di collisione con il Manchester UTD e il colombiano Arias, terzino di spinta, con un bel piede, appena nominato MVP dell'Eredivisie 2018, vinta con il PSV.

Il piano di mercato messo in atto dalla dirigenza per tentare l'assalto all'ossessione Champions, non si ferma di certo qui, e i vari nomi che circolano, per ringiovanire la rosa in attacco sono, in modo particolare due: Morata e Martial; entrambi non convocati per i Mondiali, se per il primo la richiesta è alta, ma la volontà del giocatore di rientrare dov'è diventato grande è tanta, per il secondo, messo anch'egli ai margini del progetto tecnico da Mourinho, c'è più margine, dato anche il contratto in scadenza nel 2019. 

I nomi sono stati fatti, l'amo è stato lanciato, adesso non c'è nient'altro da fare che godersi l'estate e aspettare il 17 agosto. 

La Juve riuscirà finalmente quest'anno a vincere in Europa? Ai posteri l'ardua sentenza.