Stagione sportiva 2016/2017. Dopo l'addio di Sir Alex Ferguson al Manchester United manca un condottiero di spessore, capace anche solo lontanamente di ripercorrere le orme della leggenda scozzese. Arrivano in sequenza Moyes e Van Gaal, con alterne fortune, ma complessivamente di dividono tre anni in due.

Alla fine arriva Jose Mourinho, dopo aver lasciato il Chelsea nel 2015 ed essersi preso un anno sabbatico. E subito la platea impazzisce, finalmente arriva un allenatore con un carisma tale da poter rivivere le conquiste di Sir Alex. D'altronde il palmares di Mou parla per lui. Ma c'è un altro episodio che accade in concomitanza dell'arrivo di Mourinho: l'acquisto, per la modica cifra di 105 milioni di euro (circa) di Paul Pogba dalla Juventus, un ritorno dopo averlo dato via, forse troppo facilmente, alla Vecchia Signora dove è diventato il campione che tutti conosciamo oggi. Libidine pura per i Red Devils che sognano di colmare il gap con l'altra squadra di Manchester.

18 Dicembre 2018. Mourinho viene esonerato dal Manchester United. "Dimesso" recita il comunicato, molte volte è una dichiarazione di facciata. Nel mezzo troviamo due stagioni (e mezzo) in cui non è mai nato un rapporto sano tra Paul e Josè, due personalità troppo carismatiche e ingombranti per uno spogliatoio solo.
Dopo il Mondiale 2018 abbiamo visto una rinascita russa del francese, più consapevole dei propri mezzi e anche più votato al gioco di squadra, cosa che Mourinho evidentemente non ha mai visto in lui reputandolo una primadonna. In queste due stagioni lo United ha conquistato una Europa League, una Community Shield e una League Cup, oltre a un secondo posto nella stagione 2017/2018 proprio dietro al Manchester City.

Non si sapranno mai le ragioni dietro gli screzi nati tra Pogba e Mourinho, fatto sta che molte volte è sempre l'allenatore il primo a pagare (a volte per incapacità, più spesso perché non porta plusvalenze alla società).

And the winner is... Paul Pogba.