Luca Toni, una storia che ha dell' incredibile la sua, quando la carriera da calciatore sembrava giunta al termine e addirittura sulla sua scrivania era stata recapitata una proposta allettante con un ruolo dirigenziale nello staff della Fiorentina, lui ha risposto picche, troppo grande la voglia di questo ragazzo del 1977 di divertirsi ancora, troppo forte la voglia di rivincita nei confronti di chi lo dava per bollito, vecchio e non più in grado di garantire un discreto numero di goal. I fatti come noto gli hanno dato ragione, i 43 in 73 partite realizzati in due anni sono forse il dato più lampante, ma ancora più eccezionale quasi fiabesco è vederlo giocare. Guardarlo in campo ricorda la magia di quando da ragazzini si rincorreva il pallone all'oratorio, la sua storia è l'esempio perfetto da mostrare alle scuole calcio per far comprendere come impegno, dedizione e correttezza possano portare a raggiungere risultati straordinari. Discorso a parte riguarda l'incredulità della maggior parte dei tifosi italiani nel non vedergli vestire la maglia della nazionale, quasi superfluo fare ogni tipo di confronto con chi in nazionale gioca attualmente, inutile parlare dell'età in quanto ingiusto venire in qualche modo discriminati per questo fattore o per mancanza di appeal rispetto a gente del calibro di Pirlo o Buffon, eppure mai una parola fuori posto mai un atteggiamento di rivalsa nei confronti di nessuno. Vederlo in cima alla classifica dei marcatori di serie a, doveroso ricordare che spegne oggi 38 candeline, è oggi lo spot più bello del calcio italiano, un calcio che grazie a persone come Luca riparte dalla semplicità, dall'onestà e dall'amore per lo sport. Tanti auguri di buon compleanno campione.