Nel calcio moderno per poter valutare un cosiddetto affare calcistico è necessario prendere in esame più componenti. Siamo passati infatti da un calcio prettamente giocato, in cui le prestazione sportive la fanno da padrone, ad uno di tipo economico-finanziario in cui componenti quali ammortamenti, bilanci, ricavi, sponsor ,merchandising ed altri fattori si affiancano , e, a volte, possono anche essere parametri più importanti di quello sportivo al fine di valutare il peso specifico di un acquisto e di un affare nel calciomercato. Nell’ ultima finestra estiva di mercato abbiamo visto l’avvicendarsi di colpi di mercato stratosferici se pensiamo a giocatori quali Pogba, Higuain o Ibrahimovic. Tuttavia nella globalità sportivo economica il vero affare è stato realizzato da una piccola società francese, il Nizza, il quale si è assicurata le prestazioni sportive di Mario Balotelli, da tutti reputato come l’affare piu' rischioso e con scarse probabilità di riuscita. E’ davvero frutto di una scommessa, che ora vediamo essere riuscita, oppure si tratta di un’analisi economico sportiva ponderata e accurata? Sportivamente parlando il suo acquisto risulta essere un grande colpo se paragonato alla realtà calcistica che abbiamo davanti. Una società non blasonata, figlia di una città con poco meno di 350 000 abitanti, paragonabili alle nostre Bari o Bologna, con un attivo di 4 campionati , 3 coppe di Francia ed 1 supercoppa francese. Una squadra il cui massimo risultato negli ultimi anni è identificato da un quarto posto in campionato realizzato nella scorsa stagione, con un parco di attaccanti prettamente sconosciuti al grande pubblico provenienti da leghe minori e prevalentemente di origine francese, senza esperienze estere e, che nella loro carriera è riuscita a mettere insieme il 30% in più di tutti i gol finora realizzati da “Supermario”. Insomma, una realtà calcistica tranquilla, lontana dalle luci della ribalta dei grandi campionati e dal calcio che conta; un ambiente definito dallo stesso presidente Jean Pierre Ribere “familiare e lontano da stelle, lustrini e pressioni mediatiche”. Una città ricordata più per l’aver dato i natali a Garibaldi e per le attrazioni della Costa Azzurra che non per la sua squadra di calcio. L’occasione per l’affare più importante arriva per una serie di congiunzioni che danno la possibilità a Supermario di sbarcare a Nizza. Tale trasferimento è stato favorito dalla volontà del Liverpool di liberarsi dal suo pesante ingaggio di 6 milioni annui, dal valore di mercato del giocatore ormai precipitato vertiginosamente, se pensiamo che nel punto più alto della sua carriera al City il suo cartellino è arrivato a valere 32 milioni, ed infine per il rifiuto da parte di molte squadre di scommettere ancora una volta su un “cavallo” difficile da domare. Sta di fatto che a fine agosto avviene l'annuncio di aver acquisito le prestazioni di Supermario senza spendere un euro, se non per il suo ingaggio da 4,5 milioni annui. Questo è un affare sia in ambito sportivo che in ambito economico finanziario. Ci troviamo davanti un giocatore di soli 26 anni, con un palmares da fare invidia a molti, con esperienza internazionale da vendere e avendo giocato con la nazionale italiana oltre che all’aver vinto numerosi scudetti e trofei con Inter e Manchester City. Un attaccante dalle caratteristiche fisiche statuarie se pensiamo al suo 1,90 m di altezza per 88 kg , distinto da una tecnica di base superiore a moltissimi calciatori della sua squadra e non solo, condita da colpi e giocate difficili da dimenticare. Un giocatore di tale calibro ha apportato un incremento di gol notevole (se pensiamo che ha già realizzato 5 gol in 4 partite con una media di 1,25 a partita), a cui si aggiunge quell’ esperienza, che latita in questa squadra, e soprattutto quell’ entusiasmo trascinante che sta portando la squadra in vetta alla classifica. Da contraltare un atteggiamento non sempre irreprensibile ed una cronica incostanza lo hanno spesso trascinato nel baratro della mediocrità; queste, ad oggi, sembrano essere le uniche controindicazioni ed effetti collaterali da mettere in conto. Per quanto concerne la parte economica finanziaria dell’impatto sulle casse societarie del suo acquisto, ci rendiamo conto del colpo azzeccato, se paragonato alla grandezza della realtà. Come menzionato precedentemente Supermario è costato alle casse della società “solo“ 4,5 milioni di ingaggio annuo a cui va aggiunta l’imposizione fiscale ,che considerando il nuovo piano fiscale varato nel 2013 dal governo Hollande per redditi superiori al milione di euro e che nel caso dei calciatori va ad incidere direttamente sulle società a differenza di altri settori, porta il costo dell’operazione a 7,875 milioni circa. Non avendo costi di cartellino, il peso e la sua voce a bilancio saranno di 0 milioni con la conseguenza di non dover predisporre piani di ammortamento pluriennali per scaricare i costi di un’ingente operazione economica. Inoltre, se pensiamo ad una sua eventuale( e probabile )rivendita futura, il Nizza iscriverà a bilancio una plusvalenza certa; attenendoci ad una serie di parametri tra i quali valore all’acquisto ( 0 milioni) e quello di vari siti specializzati come Trasfermarkt.it (6 milioni). Inoltre ipotizzando una previsione basata esclusivamente sulle sue ultime costanti prestazioni, nonché la possibilità di rientrare nel nuovo corso della nazionale italiana, il giocatore potrebbe essere ceduto già a fine stagione intorno ai 15 milioni di euro; realizzando con la plusvalenza la copertura di quasi due anni di contratto. Si aggiunga al quadro economico i dati ufficiali che vengono riportati dalla società e dallo sponsor tecnico Macron riguardo alla vendita delle magliette. Lo scorso anno sono state vendute complessivamente 8 500 magliette. Quest’anno è stata venduta una maglia ogni 20 minuti e 1600 maglie con il numero 9 nei primi 20 giorni dall’arrivo di Balotelli, con una previsione stimata (dalla testata Nice-Matin) di circa 15000 maglie. Sempre dai dati ufficiali societari si evince come sul versante abbonamenti si sia registrato un aumento del 20% rispetto a quelli dello scorso anno e che ora hanno toccato quota 12000. Innestiamo tra gli aspetti economici anche quelli non attualmente quantificabili ma da considerarsi investimenti a medio e lungo termine che comprendono un ritorno di immagine ed un ampliamento del bacino di utenza dimostrato dall’ apertura a nuovi mercati territoriali prima impensabili favoriti dall’ arrivo di Balotelli. Il tutto è stato confermato#Vaialmastersport-1 “Balotelli – Nizza… Scommessa o rischio calcolato?” da un’attenta riorganizzazione e implementazione dei social network e dall’ apertura di un profilo Twitter che conta più di 200.00 followers in poco più di mese, in cui i rimandi all’ Italia e le strizzate d’occhio alla nostra patria (e al nostro mercato) non sono certo velati. Si noti una ulteriore riorganizzazione delle pagine Facebook , che vede accresciuti i suoi seguaci a più di 650.000 e a cui si aggiunge un profilo Twitter ed uno Snapchat. Consideriamo anche l’attenzione, ormai giornaliera, dei media nostrani e internazionali (forse più per Supermario che per le imprese della squadra) che popolano tutte le conferenze stampa. Ci troviamo davanti ad una società, o meglio ad una progressiva trasformazione di una piccola società, che, vivendo di piccole imprese sportive e cavalcando l’onda di una "Bad Boys" ha colto l’occasione di riorganizzare tutti i suoi apparati con un unico acquisto ottenendo risultati fino ad ora del tutto inaspettati. Alla fine pare opportuno parlare di una scommessa vinta e di rischi presi; tuttavia è necessario riconoscere che attraverso un’analisi economico finanziaria oltre che sportiva, si è ridotto di molto il rischio trasformando cosi una semplice operazione nel migliore affare della sessione estiva.