Che la Juventus non fosse dipendente da Ronaldo lo si era visto già contro il Valencia in 10 e contro lo Young Boys gli uomini di Allegri hanno confermato il tutto.
L'uomo copertina di questo match non può che essere Dybala, in grande spolvero contro gli uomini di Seoane che hanno fatto il massimo contro una Juve imbattibile fino ad ora.
Il 3-5-2 sembra il modulo adatto per l'argentino che si sblocca dopo soli 5 minuti col un bel sinistro al volo su lancio millimetrico di Bonucci. Dopo alcune buone azioni dei bianconeri, tra cui un tiro di Bernardeschi al 15' mal respinto da van Ballmoos su cui non ci arriva per il tap-in Mario Mandzukic, la Juve trova il gol ancora con Dybala in un'azione che parte da Matuidi, che tira da fuori, ancora una volta respinta difettosa del portiere svizzero e tap-in vincente di Dybala.
Nella ripresa entra Emre Can al posto di Matuidi, ma è ancora Dybala a cercare il gol per la tripletta personale colpendo il palo su imbucata del solito Bernardeschi, tripletta che però viene solo posticipata perchè al minuto 66' dopo una bellissima azione corale, Cuadrado serve l'assist per la tripletta dell'argentino, la prima in carriera in Champions League.
Nel finale entra Kean che segna, ma il suo gol viene annullato dal guardalinee per un fuorigioco. La partita finisce con un netto 3-0. Da registrare le ottime prestazioni di Cuadrado e soprattutto del solito Bernardeschi, che conferma le sue ottime prestazioni ammirate in questa stagione.

Ora testa al campionato, ma una Juve così bella, solida e compatta, mai come quest'anno può sperare nella tanto agognata Champions League e la prestazione di questa sera, ne conferma il potenziale. Certo che lo Young Boys non vale le big Real Madrid, Barcellona e PSG, ma si sa, chi ben comincia...