Sfogliando un qualsiasi libro di economia la definizione che troviamo di plusvalenza è la seguente: "l’aumento di valore di un bene in un determinato periodo di tempo". Zamparini ha ben chiaro questo concetto,ne ha fatto la sua mission principale da quando è alla presidenza del Palermo,ma dopo Cavani,Vazquez passando per Dybala, la stagione delle vacche grasse e delle plusvalenze sembrava finita. Ma ecco che il vulcanico patron rosanero fa spuntare da dietro l'angolo uno sconosciuto macedone che potrebbe far nuovamente le fortune del club siciliano. Di proprietà del Palermo già dallo scorso gennaio, Nestorovski si è unito al gruppo solamente in estate, vivendo il ritiro da oggetto misterioso, nel bel mezzo di un paradosso burocratico. Il club di Zamparini lo aveva si acquistato, ma prendeva tempo nel tesserarlo, sperando in una veloce risoluzione dei problemi legati al suo passaporto bulgaro che lo avrebbero reso ‘comunitario’. Il Palermo ci sperava così da poter lasciare libero un posto per un giocatore extra-UE. Ma niente, il via libera dell’ambasciata della Bulgaria tardava ad arrivare. Il club rosanero ci ha creduto ugualmente e ha tesserato l’attaccante proveniente dall’Inter Zapresic da extracomunitario, credendoci a prescindere. Nato il 12 Marzo del 1990 a Prilep, Ilija Nestorovski è un attaccante mancino, tra le doti che lo caratterizzano troviamo l’abilità nel gioco aereo, il fiuto del gol e la velocità palla al piede. Il nuovo giocatore del Palermo è un colpo estivo ma già preparato a gennaio con un accordo di 500 mila euro, in realtà i rosanero avrebbero potuto prenderlo a scadenza di contratto, ma, per non rischiare intromissioni di altri club, hanno preferito versare mezzo milione di euro a gennaio e assicurarsi il macedone, che ha firmato un triennale. Cresciuto nelle giovanili del Pobeda, squadra della sua città natale, che lo porta ad inserirsi nella nazionale Under 19. Dal settore giovanile viene aggregato in prima squadra a 16 anni, per poi essere ceduto nel 2010 in Rep. Ceca, dove colleziona prestiti in diverse squadre di massima serie, senza mai rivelare il proprio valore .È un fiore che fatica a sbocciare, almeno fino al 2013, quando approda all’Inter Zaprešić, ed è li che i suoi numeri convincono Zamparini. Per due anni di fila è capocannoniere della serie cadetta in Croazia, trascinando l’Inter Zapresic alla promozione in massima serie nel 2015. L’impatto con le big croate non per nulla doloroso: dopo le venti reti nel 2014 e le ventiquattro realizzate nell’anno del salto di categoria, Nestorovski migliora il proprio score. Venticinque reti, Inter Zapresic quinto in campionato e terzo titolo di capocannoniere consecutivo per il macedone, che corona il suo periodo dorato con la prima chiamata da parte della nazionale. A maggio, contro l’Azerbaigian, arriva anche il primo gol con i colori della Macedonia, giusto poche settimane prima di unirsi al Palermo per il ritiro in Austria. All'inizio della sua avventura palermitana,con l'allora allenatore Ballardini il feeling tarda a decollare, con Zamparini invece è subito amore a prima vista. Il presidente, durante la presentazione,gli affibbia subito un paragone di una certa pesantezza ("Pippo" Inzaghi per intenderci) e gli affida le chiavi dell'attacco rosanero,orfano di un certo Alberto Gialrdino ,chiudendo ogni discorso relativo all’ ingaggio di altri centravanti svincolati perché punta proprio su Nestorovski. Al di là delle ironie del web, questo ragazzo porta punti preziosissimi al Palermo: il gol segnato allo stadio Adriatico di Pescara ,valso un punto in casa, quello di Bergamo contro l’Atalanta e l’ultimo al Luigi Ferraris contro la Samp hanno dato un segnale di ripresa nella classifica, accaparrando 5 punti e confermando al contempo l’imbattibilità in trasferta della squadra siciliana, che, ricordiamo, ha invece subito quattro sconfitte in casa. Con le recenti prestazioni sta alleviando le paure dei palermitani e guadagnando il rispetto di chi continua a fare dell’ironia. E patron Zamparini gongola perché potrà vendere al miglior offerente un giocatore pagato appena 500 mila euro: la plusvalenza sembra dietro l’angolo, mentre De Zerbi si sfrega le mani per la crescita del macedone.